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Karsdorp: «Mourinho mi ha chiamato traditore otto volte in spogliatoio. Non mi ha mai chiesto scusa»

A Nu.nl: «Pubblicamente non avrebbe mai dovuto farlo. C’era sintonia tra noi, per questo sono rimasto sorpreso dal suo comportamento»

Karsdorp: «Mourinho mi ha chiamato traditore otto volte in spogliatoio. Non mi ha mai chiesto scusa»
AS Roma's Portuguese coach Jose Mourinho (L) speaks to AS Roma's Dutch defender Rick Karsdorp during the UEFA Europa League round of 16 first leg football match between AS Rome and Real Sociedad, on March 9, 2023 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

Rick Karsdorp, ex terzino della Roma, in un intervista a Nu, quotidiano olandese, è ritornato sulla sua travagliata esperienza nella Capitale. Nell’intervista ha parlato anche del complicato rapporto con José Mourinho che, dopo una partita contro il Sassuolo, parlò di “tradimento” da parte del terzino destro, riferendosi ad una prestazione estremamente deludente. Il calciatore venne poi messo fuori rosa per diversi mesi.

«Pubblicamente non avrebbe mai dovuto farlo»

Karsdorp sulla sua relazione con Mourinho:
«Mi ha chiamato traditore otto volte nello spogliatoio, ma pubblicamente non avrebbe dovuto farlo. Ha sbagliato e non mi ha mai chiesto scusa, non è quel tipo di uomo. È andato troppo oltre, dopo quell’episodio avrei dovuto andarmene».

I due avevano un ottimo rapporto all’apparenza:
«Ho ancora le conversazioni divertenti con Mourinho salvate nel telefono, c’era sintonia, per questo sono rimasto sorpreso dal suo comportamento».

Mourinho come Mao: colpisce Karsdorp per educare i giocatori della Roma (CorSera)

Il Corriere della Sera ipotizza che la sfuriata di Mourinho contro il giocatore traditore, ovvero Karsdorp, dopo la partita di campionato della Roma col Sassuolo, sia stata una strategia alla Mao Tse Tung. Ovvero: il tecnico ha colpito Karsdorp, ma il suo intento era educare tutti i giocatori della Roma.

Colpirne uno per educarne cento o quanto meno venticinque? Chissà se José Mourinho si è ispirato al «grande
timoniere» Mao quando, al termine di Sassuolo-Roma, ha parlato di «tradimento» da parte di un suo calciatore.
Una dichiarazione fuori dai canoni degli allenatori. Ma se Mou lo ha fatto non è per inesperienza, visto che tutti dicono che sia un grande comunicatore. E neppure per un raptus di rabbia, visto che il tono di voce era controllato
e il viso serio ma non stravolto”.

Gli atteggiamenti di Karsdorp che non sono piaciuti all’allenatore della Roma sono stati abbondantemente vivisezionati dai quotidiani, negli ultimi giorni. Ma forse Mourinho ha più che altro notato atteggiamenti sbagliati nell’intero gruppo. Karsdorp è solo quello che è stato preso in mezzo. Il Corriere della Sera continua:

“Non c’è dubbio, però, che Mourinho abbia visto un problema più generale, come se aver vinto a giugno la Conference League avesse «riempito la pancia» di parecchi calciatori. Nel dopo gara di Reggio Emilia si è detto soddisfatto dell’impegno di 15 su 16 ma in precedenza non sono mancate le punzecchiature a questo o a quel giocatore. La pausa arriva al momento giusto, ma prima ci sarà la partita di domenica contro il Torino. Potrebbe esserci Dybala. «Ma capisco — l’ultima stoccata di Mou — che la testa di chi andrà in Qatar rischia di essere più lì che qui»”.

Intanto, sempre stando a quanto scrive il quotidiano, all’interno dello spogliatoio Pellegrini prova a ricucire i rapporti tra il difensore olandese e il tecnico della Roma.

“I suoi giorni alla Roma sembrano contati. Mourinho, davanti a tutti in spogliatoio, gli ha chiesto di trovarsi a
gennaio un’altra squadra. Non è escluso, però, che a partire da capitan Pellegrini sia già partito un lavoro per ricucire la situazione”.

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