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Klopp ama il denaro, era scritto che avrebbe concluso la carriera in una ricca multinazionale come la Red Bull

L’Equipe: per molti l’ex di Dortmund e Liverpool era il volto operaio del pallone e invece «ha venduto la sua anima, avrei preferito diventasse allenatore del Bayern»

Klopp ama il denaro, era scritto che avrebbe concluso la carriera in una ricca multinazionale come la Red Bull
Mg Milano 23/09/2019 - The Best Fifa Football Awards / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Jurgen Klopp

Jurgen Klopp è passato nel giro di pochi mesi da allenatore idolatrato da tutti (ma proprio tutti) a personaggio calcistico più odiato da tutti (quasi tutti). Ha lasciato il Liverpool perché, parole sue, «sono a corto di energie». Salvo poi accettare un lavoro alla Red Bull. Che in Germania equivale a vedere l’anima a Mefistofele. Anche l’Equipe si interroga sul cambiamento di Jurgen.

Il tecnico 57enne ha sempre lavorato nelle città operaie, dove si uniscono una passione sconfinata per il pallone e l’amore per gli inni, come You’ll Never Walk Alone, cantato sia ad Anfield che al Signal-Iduna Park. Klopp aveva sempre incarnato il volto operaio con l’ampio sorriso del romanticismo. Ma la Red Bull ha poca affinità con questa cultura. Lei è l’incarnazione stessa del business moderno. Il Red Bull Lipsia è diventato il nemico dei romantici, guidati dal Borussia. «Non mi è mai piaciuto il Bayern Monaco ma, onestamente, avrei preferito che Klopp diventasse l’allenatore del club di Monaco piuttosto che vederlo lavorare per la Red Bull», lamenta Sacha, abbonato al BVB dal 1999. «Ha venduto la sua anima»“.

Già al Dortmund, Klopp era uno dei pochi a non attaccare il Lipsia

L’Equipe fa notare che Klopp alla Red Bull non è poi questa notizia inaspettata. “Nei sette anni trascorsi al Dortmund e nonostante tutto il suo attaccamento al club della Ruhr, Klopp è stato uno dei pochi protagonisti gialloneri a non attaccare apertamente il Lipsia”.

Ha chiesto pure spiegazione a Marcus, tifoso dello Stoccarda, città natale di Klopp. «Jürgen è noto per il suo amore per il denaro. Guarda tutti gli spot pubblicitari che ha fatto per così tanto tempo. È uno che si lascia volentieri invitare dai grandi gruppi e dalle banche per piccoli convegni e, alla fine, riceve ingenti somme di denaro. Soldi guadagnati velocemente e facilmente. Insomma, era quasi scritto che avrebbe concluso la carriera in un gruppo ricco come la Red Bull».

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