ilNapolista

La Fiorentina e la Lazio hanno vinto, la Juventus oggi è fuori dalla Champions

Purtroppo la narrazione non porta punti, nemmeno i media inginocchiati da mesi. Thiago descritto come un incrocio tra Van Gaal e Guardiola.

La Fiorentina e la Lazio hanno vinto, la Juventus oggi è fuori dalla Champions
Juventus Football director Cristiano Giuntoli reacts during the Italian Serie A football match between Torino and Juventus at the Grande Torino Stadium in Turin on April 13, 2024. (Photo by MARCO BERTORELLO / AFP)

La Fiorentina e la Lazio hanno vinto, la Juventus oggi è fuori dalla Champions.

La Fiorentina ha vinto 1-0 a Marassi contro il Genoa, gol di Gosens ed è salita al quarto posto in classifica. Anche la Lazio ha vinto, ha stravinto 5-1 a Como. A questo punto, dopo dieci giornate, la Juventus di Giuntoli e Thiago Motta è fuori dalla Champions. È al sesto posto a 18 punti. La Fiorentina è a 19 ed è stata raggiunta dalla Lazio.

La pompatissima Juve di Giuntoli e Thiago Motta oggi non si qualificherebbe per l’Europa che conta. Purtroppo per loro la narrazione non porta punti. Media che da mesi dipingono Giuntoli come uno stratega del calcio e Thiago Motta come un incrocio tra Van Gaal e Guardiola. Al momento stenta la comunicazione tra i due geniacci del pallone e i calciatori che non riescono a comprendere la portata degli insegnamenti. Siamo certi che col tempo, la genialità verrà fuori e si affermerà.

Juventus, Thiago Motta è la nuova Y10
(di Giuseppe Alberto Falci)

C’era una volta la Juventus di Massimiliano Allegri. In tanti sostenevano fosse brutta, sparagnina, troppo scolastica, e che si salvasse soltanto grazie alla luce dei singoli. Sia come sia, Allegri è stato accompagnato alla porta dopo la vittoria di un titolo che non sarà una Champions ma resta sempre un titolo.

Ecco poi la Juventus di Thiago Motta, allenatore che piace alla gente che piace. Esaltato dalla grande stampa, inanella due vittorie iniziali in campionato e poi Taac inizia ad annaspare. Lipsia rimane una serata da incorniciare ma resta lontana. La serata di San Siro di domenica scorsa è già solo un ricordo. Veniamo a Juve-Parma. Ennesima formazione cambiata – ricordate quando si criticava l’involuto Allegri perché mutava continuamente lo schieramento iniziale? Ora tutti stanno zitti perché Thiago è bravo ed è anche intelligente calcisticamente.

Sorgono una serie di domande: perché Kalulu fuori e dentro un Danilo che ricorda l’ultimo Alex Sandro? Perché Yildiz fuori dopo la doppietta di Milano? Nessuna risposta dall’altra parte, ovvero da Motta. Altro pareggio in casa allo Stadium, ormai diventato il terreno di chi prende a pallate Madama. Il gioco di Motta non si vede, si scorge semmai una squadra senza idee, una difesa colabrodo, una rosa insufficiente. Una squadra che è appesa al guizzo di Conceiçao o all’incursione di McKennie, considerato un esodato a inizio stagione. Juve a sette punti dal Napoli all’undicesima giornata di campionato. Nemmeno sognare si può più alla Continassa. Aridateci Allegri, l’involuto. Per favore.

 

ilnapolista © riproduzione riservata