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L’AgCom ha diffidato Dazn per le segnalazioni errate su Piracy Shield, quindi ha svelato il responsabile

Lotta alla pirateria (o alla pezzotteria). L’AgCom ha richiamato i gestori dei motori di ricerca ad accreditarsi alla piattaforma Piracy Shield

L’AgCom ha diffidato Dazn per le segnalazioni errate su Piracy Shield, quindi ha svelato il responsabile

Pirateria (o pezzotteria), l’AgCom ha diffidato Dazn per le segnalazioni errate su Piracy Shield

Wired scrive così:

E alla fine il nome è uscito. Una diffida ufficiale dell’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) contro Dazn per le segnalazioni errate su Piracy Shield, la piattaforma nazionale anti-pirateria, strutturata per oscurare in automatico entro 30 minuti dalla segnalazione gli indirizzi Ip ritenuti responsabili di trasmettere partite di calcio e altri eventi sportivi senza averne diritto. L’autorità ha deciso di giocare a carte scoperte dopo il blocco di quasi 6 ore a una content delivery network (cdn) di Google nella serata di sabato 19 ottobre, che ha comportato l’impossibilità di accedere al servizio di Google Drive. 

Wired aggiunge:

La diffida di Agcom è anche una tutela contro eventuali ricorsi di Google. Al quale l’Agcom ha detto esplicitamente di iscriversi a Piracy Shield (con la sola astensione al voto della commissaria Elisa Giomi).

Questo il comunicato dell’Agcom:

Il Consiglio dell’Autorità, nella riunione odierna, alla luce della relazione tecnica presentata dagli uffici competenti sull’evento occorso sabato sera in relazione ad una segnalazione di blocco riferita per errore a Google Drive, ha deciso di diffidare Dazn in qualità di segnalatore accreditato sulla piattaforma Piracy Shield, ad assicurare la massima diligenza e il massimo rigore nella presentazione delle istanze di blocco e nella raccolta delle relative prove. L’Autorità si è riservata di adottare tutti i provvedimenti di competenza in caso di inottemperanza.

L’Autorità, tenuto conto delle novità introdotte dal decreto omnibus, che ha chiarito il novero dei soggetti tenuti all’iscrizione alla piattaforma, ha inoltre rivolto un richiamo (la commissaria Elisa Giomi non ha partecipato al voto) a tutte le categorie di soggetti perché provvedano, in ossequio al dettato legislativo, ad accreditarsi alla piattaforma Piracy Shield. Si tratta dei gestori di motori di ricerca e dei fornitori di servizi della società dell’informazione coinvolti a qualsiasi titolo nell’accessibilità del sito web o dei servizi illegali, compresi i fornitori di servizi di VPN e di DNS pubblicamente disponibili, ovunque residenti e ovunque localizzati.

L’Autorità, a maggioranza, ha inoltre respinto la proposta della commissaria Elisa Giomi di una sospensione dell’attività della piattaforma. Il commissario Antonello Giacomelli non ha partecipato alle votazioni.

Ad oggi, la piattaforma Piracy Shield ha consentito la disabilitazione di oltre 25.000 FQDN e di oltre 7.000 IPv4.

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