ilNapolista

L’assurdo clima di Roma: vogliono cacciare Juric che ha la colpa di fare risultati (al contrario di De Rossi)

Ha totalizzato più del doppio dei punti di Capitan Futuro, eppure sembra sempre all’ultima spiaggia. Chi lo critica, o è pazzo o è in malafede.

L’assurdo clima di Roma: vogliono cacciare Juric che ha la colpa di fare risultati (al contrario di De Rossi)
Roma's headcoach Ivan Juric reacts during the Europa League football match between AS Roma and Dynamo Kyiv at the Olympic stadium in Rome, on October 24, 2024. (Photo by Andreas SOLARO / AFP)

L’assurdo clima di Roma: vogliono cacciare Juric che ha la colpa di fare risultati (al contrario di De Rossi)

Sono Pazzi Questi Romani. In particolare i romanisti. Avevano ragione Obelix e Asterix. È lunare il clima della Roma giallorossa che da settimane piange perché la loro squadra va meglio, si sta riprendendo dopo un inizio di stagione da Serie B. Perché – ricordiamolo – con De Rossi avevano giocato quattro partite in Serie A: tre pareggi e una sconfitta. Neanche una vittoria. Eppure sembra che i Friedkin abbiano allontanato Guardiola o Ancelotti. Il clima è in subbuglio. Ogni partita per Juric è un’ultima spiaggia. Ma perché? Perché non è romano. Non ha giocato nella Roma. Non è stato Capitan Futuro. Juric è subentrato alla quinta giornata e in quattro partite di campionato la Roma ha totalizzato 7 punti (SETTE. PIÙ DEL DOPPIO DI DE ROSSI). Ha battuto l’Udinese (che alla quinta giornata era prima in classifica). Il Venezia. Ha pareggiato a Monza con un clamoroso rigore negato ai giallorossi per fallo su Baldanzi e ha perso contro l’Inter per uno sciagurato errore di Zalewski. Poi, sì ha perduto in Europa League in casa dell’Elfsborg. Non ci sembra una macchia imperdonabile.

La romanità è un accrocchio di provincialismo, viva Juric

È inconcepibile che debba lavorare in un perenne clima da ultima spiaggia. I Friedkin sono quelli che sono. Hanno esonerato Mourinho solo perché il portoghese li aveva sgamati anche agli occhi dei tifosi. E un affronto del genere non avrebbero mai potuto sopportarlo. Ma hanno esonerato l’uomo che ha portato un trofeo europeo (sia pure la Conference) la finale di Europa League perduta per ragioni che conosciamo (l’arbitraggio di Taylor). L’esonero di Mourinho fu un errore macroscopico. Fu scelto De Rossi perché era l’unico in grado di evitare una sommossa popolare. Ma De Rossi – pompatissimo senza sosta dalla stampa (come tutti i campioni del mondo 2006) – non ci sembra che abbia fatto chissà quali sfracelli. Ha ottenuto qualche successo iniziale. Ma poi si è via via allontanato da quello standard. Dell’inizio di stagione abbiamo detto.

A. A. A. Cercansi romanisti di buon senso. Lasciate stare la romanità. La romanità è la Roma. Punto. La Roma ha vinto con uno svedese, con un friulano, con un portoghese. Il resto sono nauseabondi accrocchi di provincialismo. Juric è un buon allenatore. Come peraltro sull’altra sponda lo è Baroni (anch’egli oggetto qualche mese fa di una ottusa contestazione). Non smetteremo mai di ripetere quanto avesse ragione Kolarov (ex romanista ed ex laziale) su quanto i tifosi non capiscano di calcio. I tifosi facciano i tifosi. E non c’è motivo per contestare che – a partità di partite – ha fatto il doppio dei punti del precedente. A meno che – appunto – non si sia pazzi. O in malafede.

ilnapolista © riproduzione riservata