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Lea Pericoli la “Diva” del tennis, Pietrangeli: «Non voleva giocare con me, litigavamo spesso» (Repubblica)

Giocava sulle debolezze delle avversarie. Non era femminista, ma sapeva di aver dato libertà alle donne indossando i completi molto azzardati.

Lea Pericoli la “Diva” del tennis, Pietrangeli: «Non voleva giocare con me, litigavamo spesso» (Repubblica)
Italian tennis player Lea Pericoli poses before her single tennis match against Spanish Maria Josefa de Riba, during the Women's Singles match during the Wimbledon Lawn Tennis Championship, at the All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on June 21, 1955. (Photo by Stan FOLB / INTERCONTINENTALE / AFP)

Lea Pericoli è morta, a 89 anni. L’ex tennista vincitrice di 27 titoli complessivi tra singolare, doppio e misto viene ricordata per la sua eleganza e il suo essere la “Diva” del tennis.

Lea Pericoli giocava sulle debolezze delle avversarie

Il Corriere della Sera scrive a proposito:

Lea Pericoli. Da sempre, una questione di stile. L’ultima apparizione in pubblico era stata nel dicembre dell’anno scorso alla festa milanese della Federtennis per celebrare la stagione d’oro di Jannik Sinner, il campione che adorava ma non ha fatto in tempo a godersi. Quando lui trionfava in Australia e poi a New York, la Lea era già nel suo mondo, da tempo non usciva più dalla bella casa milanese in zona Porta Romana, confortata dall’amata sorella, dagli album zeppi di foto e dai ricordi, quelli che resistevano all’usura feroce del tempo.

La Repubblica, invece, ricorda la sua personalità dentro e fuori dal campo:

Tiri, smorzate, pallonetti. Con la racchetta di legno. E soprattutto una cosa che oggi, diceva lei, non si fa più: giocare sulle debolezze delle altre. Non era femminista, ma sapeva di aver dato libertà alle donne indossando i completi molto azzardati che le disegnava Ted Tinling. Nel 1973 diventò la prima testimonial della ricerca contro il cancro quando le fu diagnosticato un tumore all’utero.

Nicola Pietrangeli: «Non voleva giocare con me, litigavamo spesso. Ma da oggi mi sentirò più solo»

Intervistato da Repubblica, Nicola Pietrangeli ha parlato del suo rapporto con la Pericoli.

Una coppia, un’amicizia incredibile:

«Abbiamo fatto perfino le telecronache insieme. C’era grande complicità, le sue telefonate erano un suono salvavita. Abbiamo giocato qualche volta il doppio misto, ma una volta perdemmo perché le tiravano addosso, e io gliene dissi di tutti i colori. Perciò lei non voleva giocare con me».

Come la si vuole ricordare?

«Non solo una tennista, ma anche una grande signora. Dava lezione di tutto, già il suo modo di entrare in campo trasudava eleganza».

Andavate d’amore e d’accordo?

«Ma no, certe volte litigavamo dalla mattina alla sera. Io la prendevo in giro perché era un po’ tirata sui soldi e lei mi rispondeva per le rime. Adesso mi sentirò più solo».

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