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Louis Vuitton Cup, a Luna Rossa non riesce l’impresa. Ineos Britannia vince il torneo al primo match point

Saranno quindi gli inglesi a giocarsi la America’s Cup contro il team New Zealand. Luna Rossa ha tentato di tutto ma ha perso la Louis Vuitton Cup 7-4

Louis Vuitton Cup, a Luna Rossa non riesce l’impresa. Ineos Britannia vince il torneo al primo match point
2024 archivio Image Sport / Vela / Luna Rossa / foto Imago/Image Sport

Louis Vuitton Cup, a Luna Rossa non riesce l’impresa. Ineos Britannia vince al primo match point. Saranno quindi gli inglesi a giocarsi la America’s Cup contro il team New Zealand. A Luna Rossa, sul punteggio di 6-4 per Ineos, serviva un’impresa. Doveva vincere due regate consecutive e annullare così i match point.

La squadra italiana le ha provate tutte. Ha cercato di diversificare le strategie, di seguire Ineos, alla ricerca di quel vento necessario per superare l’imbarcazione avversaria che durante tutte l’undicesima regata è stata davanti. Soccombe così Luna Rossa al primo match point e perde la Louis Vuitton Cup 7-4.

Tutti copiano tutto, l’America’s Cup ha liberalizzato lo spionaggio industriale

Niente spie. Occhi indiscreti, denunce incrociate. Niente sospetti come in Formula 1. Nell’America’s Cup, la più importante competizione di vela al mondo, hanno liberalizzato lo spionaggio. Viene fatto alla luce  del sole dall’organizzazione stessa. Le informazioni raccolte vengono persino condivise attraverso i canali ufficiali, in modo che tutti possano accedervi. Una rivoluzione imposta dall’alto, dai vincitori e dai finalisti, ma che alla fine a creato uno strano “porno” per i feticisti della tecnologia. Lo racconta al Mundo Dan Bernasconi, direttore tecnico di Emirates Team New Zealand, i campioni in carica.

“I concorrenti lavorano duramente per due o tre anni prima dell’inizio della regata vera e propria. E, nonostante la gara abbia un grande seguito, e molti sono anche molto interessati agli aspetti più tecnici, c’era pochissimo accesso a ciò che le diverse squadre fanno per prepararsi. Volevamo colmare questa lacuna e centralizzare lo spionaggio con le squadre di ricognizione ufficiali, che lavorano per l’organo di governo, ci consente di fornire loro informazioni su base giornaliera”

“Prima avevamo diverse barche da inseguimento che si prendevano cura di noi, una per ciascuno dei nostri concorrenti. Il fatto di centralizzare questo riconoscimento come servizio a disposizione di tutti si traduce in un notevole risparmio di denaro per i team. E, inoltre, significa anche un miglioramento delle condizioni di sicurezza”

Per partecipare alla America’s Cup devi sottoscrivere le regole scritte dal campione in carica, in questo caso Emirates Team New Zealand, e dal primo sfidante, INEOS Britannia, quindi, di fatto, il resto dei concorrenti non ha avuto scelta che essere d’accordo…

“Sì, all’inizio c’era un po’ di scetticismo, ma ora che questo programma è attivo da un po’, tutti ne apprezzano il valore e tutti lo sostengono. Anche la qualità, sia dei video che delle foto, è davvero buona. Le regole sono chiare: c’è pochissimo spazio per proteggere le tue risorse dagli occhi delle squadre di ricognizione. Certo, non sono autorizzati ad agire all’interno delle basi, ma, una volta aperte le porte e la barca tocca l’acqua, non c’è nessun posto dove nascondersi“.

 

 

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