Il tecnico del Psg: «Essere forti con i deboli è facile. Con i forti, la maggioranza ne ha paura. Non io. Più mer… c’è, meglio mi sento»
Il documentario “Non avete idea” del canale Movistar + dedicato alla prima stagione a Parigi di Luis Enrique prende il titolo dal disprezzo che il tecnico del Psg ha per i giornalisti.
Luis Enrique: «Sono un po’ soffocante? Immaginate con i calciatori»
L’Equipe scrive:
Per diciotto mesi, il regista, Duncan McMath, e Zoom Sport, hanno girato senza alcuna restrizione da parte del Psg; hanno documentato la vita quotidiana di colui che “non si preoccupa di essere amato da tutti e preferisce persino che si parli male di (lui)”. Non ha mai chiesto di cancellare o modificare una scena dopo averla vista. Il Psg ha anche guardato il documentario prima della sua uscita. Alcune delle immagini sono state fornite dal Psg, in particolare negli spogliatoi o un video in cui Luis Enrique parla con Kylian Mbappé. Nel documentario vediamo l’allenatore sotto la pioggia nei campi di allenamento, passeggiare in calzini nei corridoi del Campus del Psg dove ha vissuto da eremita per mesi, fare flessioni. O anche mentre parla della partita degli ottavi di Champions contro la Real Sociedad: «Se devo essere eliminato dalla Champions, nessun problema! Ma bisogna giocare a calcio».
Ci sono anche gli sguardi spaventati di Achraf Hakimi e Lucas Hernandez verso Mbappé, quando il loro allenatore annuncia la sua sostituzione all’intervallo della partita a Monaco. «Mi sarebbe piaciuto che restasse con noi perché è senza alcun dubbio il numero 1 come giocatore, e come persona è anche meglio» ammette Luis Enrique. Subito dopo la partenza del francese, il tecnico si mostra autoritario nei confronti degli altri suoi giocatori: «Essere forti con i deboli è facile. Bisogna esserlo con i potenti, la maggioranza ne ha paura. Non io: più m***a c’è, meglio mi sento».
Poi afferma: «Sono un po’ soffocante, vero? Immaginate con i giocatori. Un allenatore che, con un microfono, potrà controllare i suoi giocatori durante la partita dagli spalti. Sparerò ai giocatori, ma sarà meraviglioso. E se posso mandargli una scossa elettrica, ancora meglio».