ilNapolista

Lukaku: «Nazionale? Rimanere a Napoli più importante. L’anno scorso non ho fatto il ritiro e alla fine l’ho pagata»

Al Tg1: «Ho giocato in Premier, ma la Serie A sta veramente tornando. Dobbiamo stare molto calmi perché siamo all’inizio del percorso»

Lukaku: «Nazionale? Rimanere a Napoli più importante. L’anno scorso non ho fatto il ritiro e alla fine l’ho pagata»
Ni Napoli 04/10/2024 - campionato di calcio Serie A / Napoli-Como / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: esultanza gol Romelu Lukaku

L’attaccante del Napoli, Romelu Lukaku, ha rilasciato una intervista ai microfoni del Tg1 e ha spiegato perché ha scelto di non prendere parte alle gare col Belgio per continuare ad allenarsi a Castel Volturno:

«Rimanere con la mia squadra era più importante per me. Ho scelto di lavorare: l’anno scorso non ho fatto il ritiro e alla fine l’ho pagata. Penso che sarà una bella partita da vedere».

«Tutti sanno il rapporto che ho con Conte»

L’attaccante azzurro ha poi parlato anche del rapporto che ha con Conte e del livello della Serie A

«La sua presenza è stata molto importante, tutti sanno il rapporto che ho con lui. Conosce il mio passato, la mia famiglia, questo fa una grande differenza. Il campionato? Io ho giocato in Premier, ma la Serie A sta veramente tornando. Dobbiamo stare molto calmi perché siamo all’inizio del percorso».

Con il napoletano sta ancora cercando di imparare:

«Fratm, è così? (ride, ndr)».

Pizza? «Non l’ho ancora assaggiata, sono disciplinato». Il titolo più bello? «Deve ancora arrivare, spero!».

Tedesco (ct Belgio): «Lukaku è un leader naturale, adesso non ha i 90 minuti nelle gambe»

Intervistato dal Corriere dello Sport, a firma Andrea Losapio.

«Spero che Lukaku sia con noi a novembre, ma vedremo. Dipende da lui, dalla sua forma fisica. Al momento difficilmente riesce a tenere novanta minuti». Sono state queste le parole di Domenico Tedesco, ct italiano della nazionale belga che fra due giorni affronterà l’Italia.

«Romelu è assolutamente un top player», spiega Tedesco, 39 anni, calabrese di Rossano. «Oltre a essere una persona fantastica e un leader naturale. È un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero ed è ottimo per qualsiasi squadra. Sono molto felice che abbia scelto il Napoli, dove può sentirsi a casa, con un allenatore come Antonio Conte che crede in lui e viceversa. Queste sono già delle ottime condizioni di partenza».

Se potesse togliere qualcosa all’Italia, cosa sarebbe?
Ride. «Non è una domanda facile. Io amo la mia squadra e i miei giocatori, sono orgoglioso di essere il commissario tecnico del Belgio. Però posso dire che ho un grande rispetto per Luciano Spalletti, un tecnico straordinario con esperienza e con un ottimo palmares. Abbiamo già parlato con lui delle qualità delle nostre nazionali, ma l’Italia è una squadra organizzata, con disciplina tattica. Per vincere devi fare molte cose giuste». 

ilnapolista © riproduzione riservata