Al Fatto: «Sono nobile, ho frequentato intellettuali e miliardari. Ero innamorata di Beppe Grillo, dovevo essere nell’auto quando ebbe l’incidente»
Milly D’Abbraccio: «Dal 2010 sono lesbica, le donne sono peggio degli uomini. Almeno loro sono generosi»
Bombastica intervista sul Fatto quotidiano di Alessandro Ferrucci a Milly D’Abbraccio che il 3 novembre compirà sessant’anni.
È la pornostar intellettuale.
Certo, molto.
Altro livello.
Milly D’Abbraccio: Vengo da una famiglia di sinistra, tutti musicisti, cantanti, attori. A casa mia si cantavano gli Inti-illimani (e intona El pueblo unido con una verve da manifestazione anni 70); nel 1974 ci siamo trasferiti a Roma da Avellino.
Perché?
A mia madre stava stretta la provincia, eppure lì eravamo la famiglia più importante, dei nobili con tanto di stemma a quattro palle. Dei marchesi.
Della nobiltà cosa le è rimasto?
Sono una classista merda.
Tipo?
Nella mia testa ho il sangue blu e noi nobili non possiamo abbassarci a storie con idraulici, operai e simili.
Però per la sua professione è stata molto democratica.
Nel lavoro è una cosa, nella vita privata sono sempre stata una grande stronza.
In casa come conciliavate la sinistra e il lato nobile.
Mamma di sinistra, papà fascista, mussoliniano con tanto di laurea; (pausa) quando ero una ragazzina andavamo in Costiera Amalfitana con la Ferrari e ci imbarcavamo su un motoscafo Riva. La bambagia. Poi, morti i miei nonni, è finito tutto.
A scuola come andava?
Insomma, mi punivano sempre, sempre dietro la lavagna o con le orecchie di asino in testa; credo di soffrire di dislessia, ma nessuno se n’è mai occupato.
Ora non dica che è stata pure bruttina.
Invece sì, ero piuttosto buffa e balbuziente.
Si divertiva sul set?
Su quelli normali, sì. In quelli hard non sempre. (…) Gli uomini si approcciano solo al personaggio, alla diva, quindi mi credono affabile, disponibile, pronta a tutto. Invece sono una stronza e non la voglio dare a nessuno. (…) Spesso le persone non capiscono chi ho frequentato nella mia vita, non gente qualunque.
Esempio.
Luciano De Crescenzo: straordinario, ascoltarlo era meglio dell’università; Renzo Arbore: con lui ho avuto una storiella.
Bene.
Ma ho perso un paio di lavori, soprattutto Quelli della notte: ero incinta. Sfiga incredibile.
L’hard ultima spiaggia.
Esatto!
Altri intellettuali.
Francesco Nuti, un geniaccio, fuori dalle righe; aggiungo Beppe Grillo: di lui mi sono innamorata come una pazza e per un nonnulla mi sono salvata.
Da cosa?
Un giorno mi domanda: “Vieni in montagna con me?” “Mi dispiace, non posso, non so sciare”. Per fortuna! È stato quando poi ha avuto l’incidente d’auto mortale (nel quale sono morti i due suoi amici e il figlio degli amici); nella lista ci sono anche Giorgio Faletti e Vittorio Sgarbi; (pausa) ho sempre preferito la testa ai soldi dei miliardari.
Dal 2010 si è dichiarata lesbica.
Perché sono mascolina, mi mancano solo le palle. Per questo tutti gli uomini che mi sono stati vicino, a un certo punto, sono caduti nelle lacrime, distrutti psicologicamente. E ogni volta mi sono sentita un mostro.
Quindi?
Ho pensato: vuoi vedere che non sono adatta ai maschi? Soffrono tutti. Eppure mi coccolavano in ogni modo.
Ogni.
Uno di loro mi versava diecimila euro a mese, poi carte di credito senza limiti, più altri benefit. Anche lui piangeva, anche lui devastato.
Insomma.
Forse sono meglio con le donne.
Intuizione giusta?
Per dieci anni fidanzata con la sfera femminile e ho capito che sono peggio degli uomini: gelose, possessive, mi controllavano, mi rompevano le palle.
Si è accapigliata?
Con una sì. E le urlavo: “Adesso ho capito gli uomini!”; (ci pensa) alla fine meglio i maschi: sono generosi.