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Napoli assolto dalla Corte dei Conti: poteva trasmettere la partita scudetto al Maradona coi maxi-schermi

“Non vi fu maneggio di denaro pubblico”. Il ricavato utilizzato a copertura dei costi sostenuti e versato alla onlus Maestri di strada.

Napoli assolto dalla Corte dei Conti: poteva trasmettere la partita scudetto al Maradona coi maxi-schermi
Milano 04/12/2023 - Gran Gala' del Calcio Aic 2023 / foto Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

Napoli assolto dalla Corte dei Conti: poteva trasmettere la partita scudetto al Maradona coi maxi-schermi

Repubblica Napoli, con Alessio Gemma, dà notizia della Corte dei Conti che ha dato ragione al Napoli nel contenzioso sulla trasmissione di Udinese-Napoli (partita scudetto) al Maradona. Non vi fu alcun danno alle casse pubbliche.

Scrive Repubblica:

“Non vi è stato maneggio di denaro pubblico”, l’evento era “privato”, “parte del ricavato dato in beneficenza senza accordo col Comune”. Sono i passaggi fondamentali della sentenza depositata ieri dal collegio presieduto da Michele Oricchio. Si risolve cosi una possibile grana giudiziaria per il match Udinese-Napoli, la partita dello scudetto che il 4 maggio 2023 era stata proiettata su dieci maxischermi che erano stati installati per l’occasione a Fuorigrotta, allo stadio Maradona.

La Procura contestava l’utilizzo dell’impianto “senza una formale attribuzione da parte del Comune, introitando denaro pubblico ed effettuando spese, senza alcuna rendicontazione”. I giudici contabili invece hanno accolto la tesi dell’avvocato del Napoli, Arturo Testa.

Partita trasmessa dal Napoli allo stadio anche per ragioni di ordine pubblico

“L’evento rientrava nelle facoltà previste dalla convenzione col Comune”. In più era stato deciso in Prefettura per ragioni di “ordine pubblico”. Tra l’altro, “il Comune non aveva alcuna facoltà di organizzare l’evento, essendo lo stadio” a maggio “in uso esclusivo del Napoli”. Si legge nella sentenza: “Il ricavato è stato utilizzato a copertura dei costi sostenuti, e il restante importo versato alla onlus Maestri di strada”. Tra i dubbi sollevati dalla Procura, dopo la denuncia del consigliere Catello Maresca, il fatto che la convenzione tra Comune e club non contemplasse le partite in trasferta da vedere allo stadio. Per il collegio giudicante “rileva l’utilizzo in sé dello stadio da parte del pubblico al fine di vedere, anche nella modalità streaming, eventi consentiti dalla convenzione”. 

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