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Napoli nel destino di Conte: il suo primo gol in Serie A con la maglia del Lecce nel vecchio San Paolo – VIDEO

L’allenatore che sa «cosa significa rappresentare il sud del calcio» sfida il Lecce che lo ha reso quello che conosciamo oggi ma domani sarà solo «un’avversaria da battere»

Napoli nel destino di Conte: il suo primo gol in Serie A con la maglia del Lecce nel vecchio San Paolo – VIDEO
Ni Napoli 31/08/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Parma / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Se Conte è il Conte che oggi conosciamo tutti, forse lo dobbiamo al suo primo gol in Serie A. L’unico gol fatto con la maglia del Lecce, Conte lo ha segnato, neanche a dirlo, al Napoli. Destino? Forse. La storia ci ricorda che da quel momento la carriera di Conte è decollata. Senza andare troppo nei dettagli, Wikipedia ci aiuta:

Nel 1987 [Conte] si frattura la tibia della gamba destra, infortunio che mette in pericolo la sua carriera agonistica e gli fa saltare quasi tutto il campionato 1987-1988, che vede i salentini ottenere la promozione in Serie A: le presenze stagionali di Conte in serie cadetta saranno solo 3. Tornato in campo nell’annata 1988-1989, segna il suo primo gol in Serie A, oltreché l’unico con la maglia leccese, in casa del Napoli, nella partita vinta al San Paolo per 3-2 dai partenopei, il 5 novembre 1989. Rimane l’unica rete nelle sue sette stagioni trascorse coi giallorossi, collezionando in totale 99 presenze, di cui 89 in campionato“.

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Rimanendo alle stretta attualità, domani si gioca di nuovo Napoli-Lecce. Questa volta Conte indossa il colore azzurro e non lo vedremo arare su e giù il campo. Sarà in panchina, pronto a dare le indicazioni giuste per scardinare la difesa salentina, conquistare i tre punti e mantenere la vetta del campionato. L’emozione sarà tanta. Ma Conte non è un uomo qualunque. È l’uomo del fare, del lavoro. Sa bene che i sentimenti vanno tenuti separati. Lo ha anche ribadito più volte, durante la sua presentazione a Napoli e nell’ultima conferenza.

Durante la sua presentazione come nuovo allenatore del Napoli, alla domanda “che effetto le fa allenare al sud?”, rispose:

«Parli ad un uomo del sud. Sono nato a Lecce, conservo le mie origini. So cosa significa rappresentare il sud del calcio. Per me è un ritorno a casa da allenatore di una grande squadra. Per me è una grandissima soddisfazione e un onore tornare al sud da allenatore di una squadra che rappresenta il sud».

Anche le sue prime parole ai canali del club rievocano quei ricordi:

«Lo stadio Maradona mi evoca un bellissimo ricordo. Napoli-Lecce, dove io ho avuto il privilegio di marcare Maradona. Abbiamo perso 3-2 alle fine perché fece goal Carnevale però il ricordo più grande è stato quello del mio primo gol in Serie A. Proprio al Maradona, marcando Maradona, marcavo lui e all’occorrenza cercavo di andare all’attacco».

Ieri ha aggiunto:

«Ci sono i sentimenti e poi c’è la professione. Devono essere sempre divisi. Per me Lecce rappresenta le origini, la squadra di mio padre, dove io sono cresciuto. Con il Lecce ho esordito in Serie A e poi a 21 anni sono andato alla Juventus. Sarà sempre parte del mio cuore e nessuno questo me lo toglie. Poi c’è la partita e il Lecce sarà un’avversaria che cercheremo di battere».

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