Manca la gamba e in alcuni momenti anche la testa. Nel primo tempo decisivo Caprile. Poi Conte dalla panchina lancia segnali
Partita sporca, vittoria sporca. Senza Lobotka e con le tossine nelle gambe
La buona notizia è la vittoria con un secondo tempo in stile Como ma questa volta sul campo più ostile di sempre. La cattiva notizia è ancora un primo tempo brutto. C’è lo zampino degli impegni di Nations League con alcuni calciatori fermi sulle gambe.
Dall’infortunio di Lobotka allo scarico fisico e mentale che non risparmia nessuno, le nazionali hanno danneggiato non poco lo stato di forma della squadra. Anche se questo non deve rappresentare una excusatio assoluta perché sono necessari, evidentemente, dei correttivi.
Nel primo quarto d’ora è Caprile il protagonista salvando su due tiri pericolosi dei toscani: la conferma che tra i pali con lui e Meret il Napoli ha due certezze. Manca la gamba e in alcuni momenti anche la testa, sono slegati e senza tensione agonistica. A parte un break di due calci d’angolo gli azzurri in campo non ci sono.
Nella ripresa il Napoli aumenta il ritmo ma la svolta è la sostituzione di big Rom e Spinazzola con Simeone che appena entrato è decisivo nell’azione del fallo da rigore. Gol di Kvara e poi il Napoli amministra con sapienza come fece a Cagliari e come fatto contro il Como. Anguissa e gli scozzesi con un Politano sublime salgono in cattedra e spengono ogni velleità toscana.
Nella partita sporca per antonomasia serviva la vittoria sporca, alla Conte. Quei 3 punti che arrivano perché non ti abbatti mentre giochi male e c’è chi suona la carica, magari togliendo dal campo anche Lukaku per lanciare un segnale. La capolista se ne va, giornata 8: il coach british-pugliese dice di non montarsi la testa. A Empoli i napoletani erano quasi 10mila.