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Pogacar: «Oggi i corridori hanno problemi di salute per il doping di 30 anni fa. Il ciclismo soffre per quegli anni»

Le parole del ciclista riportate dal Messaggero: «Se metti a rischio la tua salute per una carriera di dieci anni, è come buttare via la tua vita, è stupido»

Pogacar: «Oggi i corridori hanno problemi di salute per il doping di 30 anni fa. Il ciclismo soffre per quegli anni»
Saint Lary-Soulan Pla D’adet (Francia) 13/07/2024 - Tour de France / foto Panoramic/Image Sport nella foto: Tadej Pogacar ONLY ITALY

Pogacar ieri, alla vigilia del Giro di Lombardia, ha parlato del tema doping da sempre centrale nel mondo del ciclismo.

Il Messaggero riporta le parole dello sloveno.

Per Pogacar:

«Il ciclismo è vittima del suo passato, quando i corridori facevano di tutto per essere i migliori, anche a costo di rischiare la salute e la vita. Non solo i vincitori. Corridori di cui non conosciamo nemmeno il nome oggi hanno problemi di salute o psicologici a causa di ciò che hanno preso 30 anni fa. Il ciclismo sta soffrendo per quegli anni. Verso questo sport non c’è fiducia e non so cosa possiamo fare per riconquistarla. Dobbiamo solo correre le nostre gare e sperare che la gente cominci a credere in noi».

Pogacar sui vincitori sempre accusati di essere imbroglioni

Sui sospetti:

«Ci sarà sempre un vincitore, è colui che sta sotto i riflettori ed è sospettato di essere un imbroglione. Forse tra qualche generazione la gente dimenticherà il passato, dimenticherà Armstrong e quello che stava facendo all’epoca».

Per Pogacar il doping è un modo stupido per mettere a rischio la propria salute:

«Il nostro è uno sport già abbastanza pericoloso così com’è con gli incidenti, i limiti che non si possono superare per il cuore. Se metti a rischio la tua salute per una carriera di dieci anni, è come buttare via la tua vita, è stupido. Non voglio correre il rischio di ammalarmi».

«Quale Sinner, il doping dei 23 nuotatori cinesi e la Wada è uno scandalo mai visto» (L’Equipe)

Rémi Keller è stato per sei anni il capo della commissione sanzioni dell’agenzia antidoping francese (Afld). È considerato un guru della lotta al doping. Intervistato da L’Equipe parla anche del caso Sinner e della Wada, ma di sponda rispetto a quello che lui considera “il più grosso scandalo di violazione delle procedure antidoping che abbiamo mai visto”: il caso dei 23 nuotatori cinesi positivi assolti nel 2021.

Da un’indagine condotta dalla televisione pubblica tedesca Ard e dal New York Times emerse che i nuotatori erano risultati positivi alla stessa sostanza nel gennaio 2021. La Wada aveva accolto la tesi della contaminazione accidentale perché il prodotto in questione – la trimetazidina – sarebbe stato ritrovato nelle cucine del luogo in cui alloggiavano. Quest’estate, 11 dei 23 nuotatori incriminati hanno preso parte ai Giochi di Parigi, alcuni con successo come i nuotatori Zhang Yufei (6 medaglie, di cui 3 di bronzo nell’individuale) e Yang Junxuan (4 medaglie nella staffetta). Il rapporto finale del procuratore Cottier, inviato alla Wada all’inizio di agosto, è stato curiosamente pubblicato solo a settembre, dopo le Olimpiadi.

 

 

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