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Pogba, la nuova Juve di Giuntoli e Thiago Motta non vuol saperne di lui (Gazzetta)

La nuova Juve ha la fobia del passato. La Gazzetta: il club lavora a una separazione consensuale, altrimenti rescissione unilaterale

Pogba, la nuova Juve di Giuntoli e Thiago Motta non vuol saperne di lui (Gazzetta)
Juventus' French midfielder Paul Pogba head controls the ball during the UEFA Europa League semi-final first leg football match between Juventus and Sevilla on May 11, 2023 at the Juventus stadium in Turin. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

Pogba, la nuova Juve di Giuntoli e Thiago Motta non vuol saperne di lui (Gazzetta).

La Gazzetta pubblica l’intervistona a Pogba («voglio restare e sono pronto anche a ridurmi lo stipendio») ma poi con un articolo a parte chiarisce che il club bianconero non ha alcuna intenzione di proseguire il rapporto. Se si riesce a trovare la strada per la separazione consensuale, bene; altrimenti si procederà alla rescissione unilaterale. Questa Juve ha la fobia del passato.

Ecco cosa scrive la Gazzetta:

Paul Pogba butta il sasso, ma la Juventus non sembra proprio intenzionata a raccoglierlo. Quello che non dicono le recenti dichiarazioni al passato degli uomini bianconeri («Pogba? È stato un grande giocatore», hanno ripetuto in coro tanto il dt Cristiano Giuntoli quanto l’ad Maurizio Scanavino e Thiago Motta dopo la riduzione della squalifica delle scorse settimane), lo raccontano le mosse dei legali bianconeri e di quelli del francese. Da tempo, ancora prima che il Tas di Losanna accorciasse la squalifica per doping da 4 anni a 18 mesi, i rispettivi entourage sono in costante contatto per trovare un accordo di divorzio. E i colloqui non si sono interrotti, tutt’altro… L’idea della Juve è quella di salutare il Polpo, uno degli ultimi superstiti del precedente progetto. Questione di taglio con il passato (vedi addii estivi di Chiesa, Szczesny, Alex Sandro, Rabiot), di nuovo ciclo con Thiago Motta e di costi.

Pogba nell’estate 2022 è tornato alla Juve a parametro zero, dopo un nuovo svincolo dal Manchester United, firmando un contratto fino al 2026 da 8 milioni netti più 2 di bonus. Cifre non più attuali nel nuovo corso bianconero, basti pensare che i colpi estivi più costosi (Koopmeiners e Douglas Luiz) non superano la soglia dei 5 milioni netti.

Per tutte queste ragioni, alla Continassa da un lato insistono nel cercare un accordo di divorzio con l’entourage di Pogba, ma dall’altro sono sereni e convinti di avere un jolly da poter spendere in caso di mancata intesa sull’addio: ossia la risoluzione unilaterale dell’accordo con il centrocampista, puntando sull’inadempienza contrattuale per i diciotto mesi di squalifica per doping.

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