Zlatan ancora lontano da Milanello durante la sosta. Fonseca attacca tutti e lui pubblica post indecifrabili su Instagram

Franco Ordine sul Corriere dello Sport critica l’operato di Ibrahimovic nel ruolo di dirigente Milan per RedBird. Lo sfogo di Fonseca in conferenza stampa è il segnale di un mancato supporto da parte del club. Per il giornalista Ibra continua a farsi vedere sui social e lo fa più per i suoi follower che per il bene del club.
Fonseca mostra gli artigli mentre Ibrahimovic fa le foto per Instagram
Scrive Ordine sul quotidiano:
Paulo Fonseca ha mostrato gli artigli e si è travestito da tigre per provare a domare pubblicamente l’insubordinazione di Firenze e riprendere il controllo del Milan.
In casi come questi la presenza, continua e rassicurante, della figura scelta da Cardinale per guidare il Milan, dovrebbe provvedere a smantellare polemiche, offrire una lettura diversa e invece Ibra ancora una volta – durante la sosta- è rimasto lontano da Milanello e dalle vicende giornalistiche del Milan dopo il viaggio in treno di ritorno da Firenze al fianco di Fonseca. L’unico segnale pubblico dello svedese è stato il solito post su Instagram, indecifrabile, con la mano che raccoglie sabbia nel deserto. Può servire al personaggio Ibrahimovic e ai suoi follower, non certo al ruolo che gli è stato assegnato, ancor meno al Milan stesso e a Fonseca tornato, agli occhi della collettività, in bilico.
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Perché Daniel Maldini non è al Milan? Forse è colpa del dissidio tra il club e il padre… (Faz)
Daniel Maldini, figlio di Paolo a sua volta figlio di Cesare. Una storia milanista che – per ora – non è finita con il Milan. E la Faz, in Germania, si chiede perché.
“La storia della famiglia è strettamente legata al Milan. Cesare, scomparso nel 2016, è stato difensore del Milan negli anni ’50 e ’60, figura di punta del club. Suo figlio Paolo, il Maldini più famoso della famiglia, ha esordito a 16 anni, ha collezionato più di 900 presenze con il Milan e 126 volte con la Nazionale italiana. Tre generazioni in un’unica famiglia, tutti calciatori di talento, uomini che hanno plasmato e dovrebbero plasmare il calcio italiano e simboli del Milan. Questa è la storia dell’eroe che si sta cercando di raccontare ora. Ma ovviamente è solo una parte della verità, soprattutto perché il più giovane Maldini ha ottenuto solo 20 minuti di gioco in Nazionale all’età di 23 anni”.
“Maldini Junior è descritto dai media italiani come un giovane esemplare, riservato, estremamente dignitoso e modesto, caratteristica anche della famiglia. In tutto questo è facile dimenticare che Daniel ha anche un fratello maggiore di nome Christian, per il quale il cognome, le aspettative e le attenzioni ad esso legate erano forse un po’ eccessive”.
Christian non è mai arrivato in Serie A e nemmeno in Nazionale. Ha chiuso una carriera nel calcio minore a soli 27 anni. Ora fa il consulente.
Galliani, “è stato lui a guidare Daniel Maldini al Monza”. “Ha fatto il salto dalle giovanili del Milan a quelle professionistiche nel 2020. Ha collezionato 15 presenze in prima squadra, ma non è riuscito ad affermarsi a lungo termine. Ha dovuto fare una deviazione ed è stato ceduto in prestito a La Spezia ed Empoli, ma lì ha avuto discreti successi. La svolta arriva con il trasferimento al Monza”.
“Si ipotizza che la separazione dal club di famiglia abbia a che fare anche con papà Paolo. È stato direttore sportivo del club dal 2018 al 2023 e se n’è andato per una disputa con la società proprietaria statunitense Red Bird e il suo fondatore Gerry Cardinale. Ora si dice che i top club tengano d’occhio Daniel Maldini, soprattutto i rivali locali dell’Inter”. “Sarebbe un sacrilegio”.