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Rabiot e il Marsiglia vittime di cori omofobi del Psg: chiusa una parte del Parco dei Principi

La decisione è arrivata oggi per il match tra Psg e Strasburgo disputatosi il 19 ottobre. Lo speaker ha invitato più volte a fermare i cori della tribuna Auteuil.

Rabiot e il Marsiglia vittime di cori omofobi del Psg: chiusa una parte del Parco dei Principi
Db Torino 27/04/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Adrien Rabiot

Durante il match tra Psg e Strasburgo del 19 ottobre, al Parco dei Principi sono stati intonati diversi cori omofobi rivolti al Marsiglia e ai suoi tifosi, ma anche a Adrien Rabiot; l’ex parigino ora milita nella squadra di De Zerbi.

Inoltre, è stato fischiato lo speaker che lanciava il messaggio dallo stadio contro razzismo e omofobia.

Psg, cori omofobi contro Marsiglia e Rabiot: chiusa una parte della tribuna Auteuil

Era avvenuto anche nel 2023, durante la partita contro il Marsiglia, che fu sanzionato il Psg con la chiusura della tribuna Auteuil per un match.

Oggi è stato annunciato che verrà chiuso lo stesso settore per una sola partita dopo i cori del match contro lo Strasburgo.

La commissione ha tenuto conto dello speaker che in due occasioni ha inviato il messaggio per fermare i cori. Non chiuderà infatti l’intero settore, ma solo la parte da dove sono partiti i cori riporta L’Equipe.

Ligue 1: denunce contro la Lega calcio, Prime e Dazn per immagini con cori omofobi

RMC Sport riporta che il collettivo Rouge Direct ha presentato una denuncia contro la Lega di Calcio Professionistico (Lfp) e le emittenti Amazon Prime Video e Dazn, per insulti pubblici e incitamento all’odio a causa dell’orientamento sessuale.

“Etienne Deshoulières ha presentato denuncia a nome delle associazioni “Stop all’omofobia”, “Mousse” e “Famiglie LGBT” per insulti pubblici e incitamento all’odio a causa dell’orientamento sessuale. Oltre alla Lega Calcio Professionistica, anche le emittenti della Ligue 1 nel 2024 (Prime Video e Dazn) sono nel mirino di queste associazioni, che criticano i detentori dei diritti tv e l’organizzatore del campionato, per aver trasmettesso, in replay, partite durante le quali i tifosi hanno espresso commenti omofobici, attraverso canti o urla”.

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