A Milan News: «Ni sono sentito a disagio rispetto agli altri che esaltavano questo 4-4. Pavlovic ha sbagliato a metterla sul fisico con Lukaku»
Francesco Repice, noto e apprezzato radiocronista Rai, è intervenuto a Milan News. Focus della sua intervista la gara di ieri tra Milan e Napoli e le prospettive scudetto di entrambe le squadre: il Milan è ormai – a sua detta – già troppo distante dalla possibilità di giocarsi il massimo risultato del campionato. Il Napoli, di contro, è molto solido e anche spavaldo, sia per come ieri si è assunto dei rischi sia per il valore tecnico della rosa. Ecco perché secondo Repice si dividerà la corsa con l’Inter, campionessa uscente. Altro interessante snodo delle sue parole riguarda la sfida tra l’Inter stessa e la Juve di Motta, da lui ritenuta tutt’altro che spettacolare.
Le parole di Repice e il paragone con Inter-Juventus
Ecco un estratto di quanto dichiarato:
Sul Milan e la corsa scudetto
«Il Milan non può lottare per il titolo. Credo che in questo momento sia i rossoneri che la Juventus siano fuori dalla corsa, che riguarda Inter e Napoli. Il terzo incomodo lo vedo nell’Atalanta. Poi, per carità, le cose possono cambiare, si trovano delle alchimie e si allineano i pianeti, ma io credo che Milan e Juventus se la vedranno con Atalanta e Lazio, due squadre che hanno fatto un mercato intelligente e razionale, per la qualificazione Champions.»
Sul paragone con Inter-Juventus
«Per me ad esempio Inter-Juventus è stato uno spettacolo deprimente, mi sono sentito a disagio rispetto agli altri che esaltavano questo 4-4. Non mi piace, nel calcio ci sono due fasi ma magari la penso diversamente dagli altri. Ieri ho visto invece una partita veramente intensa ma nel senso buono della parola.»
Sulla panchina per Leao
«Fonseca non è nuovo a decisioni forti. A Roma litigo con Dzeko e Florenzi e al di là dei suoi modi da gentiluomo c’è una sostanza che gli fa prendere delle decisioni complicate, appoggiate dalla società come giusto che sia.»
Sul duello Pavlovic-Lukaku
«Pavlovic doveva fidarsi meno delle sue capacità e cercare di capire che aveva a che fare con un giocatore che da anni è uno dei migliori centravanti in circolazione. Doveva giocare sull’anticipo e non sul corpo, altrimenti perdi e così è stato. Credo che quello di Pavlovic sia un problema di maturità, di esperienza. Il nostro campionato è difficile, ci sono attaccanti molto smaliziati che ti portano sul loro terreno, come ha fatto Lukaku che l’ha buttata sulla fisicità e rischi di rimetterci le penne.»