Al Corsera «per parlare senza affaticarmi devo usare l’ossigeno. Non ho più stima di Israele: Netanyahu si sta comportando come i peggiori nazisti»
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Walter Sabatini: «Ho incontrato Dio, è stato deludente, mi ha trattato con molta sufficienza».
Ampia e strepitosa intervista del Corriere della Sera, con Paolo Tomaselli, a Walter Sabatini.
Come procede la battaglia con il suo corpo?
«Sono un malato cronico ai polmoni e ai bronchi e ho due stent al cuore. Le mie giornate sono pigre, ritmi alti non ne posso tenere. Quando esco lo faccio con la sedia a rotelle, perché mi si è spostata una vertebra e dopo la cementificazione mi ero montato la testa e sono scivolato dal letto, fratturandomi il femore. Sono tutto rotto, ma il vero problema resta il respiro: per parlare senza affaticarmi devo usare l’ossigeno».
Sabatini, Bertinotti e Netanyahu
La morte l’ha vista in faccia.
«Sì, nel 2018. Ma quello che mi tormenta è il coma farmacologico di circa venti giorni: ho incontrato chiunque sotto gli effetti dei farmaci. Sembrava così reale che mi causa ancora dei tormenti. Ho incontrato anche Dio sotto mentite spoglie, ma è stato un po’ deludente perché mi ha trattato con molta sufficienza».
Una persona che ammira extra calcio?
«Fausto Bertinotti: sono sempre stato attratto dalla sua competenza, dalla sua cultura ed eleganza. Sono molto attratto anche dagli ebrei, ma con grande rammarico oggi sono costretto a dire che non ho più stima di Israele: Netanyahu si sta comportando come i peggiori nazisti».
Sabatini: «La bellezza aiuta, vedi Calafiori. Zeman, i suoi silenzi dovuti al fatto che non ha tanto da dire»