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Sarà ancora Sinner contro Djokovic. Il serbo batte Fritz in due set e vola in finale a Shangai

Fritz battuto in due set, 6-4, 7-6 (8-6 al tie break) nonostante un problema al fianco sinistro per Nole. Per il serbo è 59esima finale in carriera in un 1000

Sarà ancora Sinner contro Djokovic. Il serbo batte Fritz in due set e vola in finale a Shangai
Londra (Inghilterra) 10/07/2024 - Wimbledon / foto Panoramic/Image Sport nella foto: Novak Djokovic ONLY ITALY

Sarà ancora Sinner contro Djokovic. Il serbo batte Fritz in due set e vola in finale a Shangai. Dopo la vittoria dell’azzurro che gli ha regalato la matematica certezza del numero 1 a fine anno, il serbo ha battuto Taylor Fritz in due set, 6-4, 7-6 (8-6 al tie break). Il finale però non è stato scontato, un  tie break – segnala la Gazzetta dello Sport – che l’americano rischia di ricordarsi a lungo.

Infatti Nole sul 6-5 nel secondo set è stato costretto a chiamare un medical time out per un problema al fianco sinistro e ha giocato il tie break non nelle migliori condizioni. “Fritz è andato in vantaggio di un minibreak per due volte, ma prima uno sciagurato doppio fallo sul 5-3 e poi un dritto sparato via sul 6-5 e set point hanno regalato a Djokovic la finale numero 59 in carriera in un 1000 (la 141ª in totale) e la rivincita delle Finals di Torino con Sinner, unico precedente in finale tra i due“.

Sinner in finale a Shanghai. Sarà il numero 1 del tennis mondiale fino alla fine dell’anno

Sinner vince in semifinale a Shanghai. Battuto il ceco Machac in due set 6-4, 7-5. Adesso in finale lo attende uno tra Djokovic e Fritz (con cui ha vinto lo Us Open). Per il tennista italiano si tratta dell’ottava finale della stagione. L’unica persa è quella di Pechino, contro Alcaraz. La finale al Masters 1000 di Shanghai regala a Sinner la certezza matematica di essere numero 1 del tennis mondiale fino alla fine dell’anno.

Queste le parole del tennista altoatesino a fine match:

«Machac ha tanto talento, produce un tennis fantastico e aggressivo. Ho perso subito il servizio, poi ho cercato di giocare ogni punto e di scambiare il più possibile. A Miami ho giocato bene, le condizioni erano ideali. A Cincinnati non è stato facile, è stata una settimana mentale. Ogni finale è diversa, devo giocare il meglio possibile per trovare le giuste soluzioni. Chiudere l’anno da numero 1 era il sogno da bambino, è una cosa che cerchi fin da quando inizi a giocare. Ma ora penso alla finale, chiedo sempre il massimo e di vivere bene queste situazioni».

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