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Svenuto per la fame mentre era in cerca di lavoro, la moglie di Lotito legge la sua storia e glielo offre (Il Messaggero)

“Mario” (nome fittizio) farebbe di tutto per ottenere un lavoro: «Anche cambiare squadra ovviamente, perché io tifo Juve…»

Svenuto per la fame mentre era in cerca di lavoro, la moglie di Lotito legge la sua storia e glielo offre (Il Messaggero)
Roma 21/05/2022 - campionato di calcio serie A / Lazio-Hellas Verona / foto Image Sport nella foto: Claudio Lotito

Svenuto per la fame mentre era in cerca di lavoro, la moglie di Lotito legge la sua storia e glielo offre (Il Messaggero)

Il Messaggero di questa mattina racconta di una versione generosa della famiglia Lotito. Cristina Mezzaroma, presidente della Fondazione Lazio 1900, moglie del presidente Lotito, ha letto la storia di “Mario”, nome fittizio che il quotidiano romano aveva usato per raccontare la storia di un uomo disoccupato, che era svenuto per la fame mentre era in cerca di lavoro.

Ieri Mario, ormai senza speranze, ha ricevuto una bella notizia. Lotito è pronto ad offrirgli un lavoro.

Il Messaggero riporta la reazione del sessantenne:

“«Devo ancora metabolizzare, non ci credo, è una cosa enorme, è gente di un certo livello… e sanno di me? Vogliono addirittura aiutarmi? Ho il colloquio domani (oggi ndr)» ha sussurrato Mario, posando sul tavolo della cucina le bollette. Il volto più disteso, gli occhi illuminati dallo stupore di chi si ritrova (come tanti altri) a sopravvivere in una città nella quale difficilmente gli “ultimi” incontrano gli altri.

Come quel giorno, quando è svenuto per la fame. «Da tre giorni non mangiavo, erano finiti i risparmi, qualunque cosa riuscissi a racimolare era per la mia famiglia – ha spiegato ieri Mario- bevevo solo acqua, ho tentato anche di farmi ricoverare in ospedale per avere un pasto, ma le analisi andavano bene e mi hanno mandato via: sapevo che prima o poi non ce l’avrei fatta, ma ho continuato, fino alla stremo, a bussare a negozi di alimentari, forni, tintorie, bar, per chiedere se servisse una mano per le consegne».

Mario aveva preso il treno Roma-Viterbo, dall’estrema periferia Nord di Roma, Labaro, è sceso fin giù a Roma, come chiamano il Centro gli abitanti delle periferie lotane. 

«Magari lì, qualcuno mi darà lavoro»- ha pensato”.

Cristina Mezzaroma, moglie del presidente Lotito, gli ha offerto un lavoro

Mario, racconta il Messaggero, ha camminato per ore e poi è svenuto sul marciapiede in piazza delle Cinque Giornate. È stato soccorso dalla polizia, gli agenti

“hanno organizzato una raccolta alimentare tra i colleghi di via del Falco, gli hanno comprato un cellulare e continuato a sentirlo per sapere come stava. «Dietro la divisa abbiamo un cuore» hanno detto gli agenti, Silvia e Massimiliano. Poi, ieri, la svolta. La dottoressa Cristina Mezzaroma, presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900, moglie del presidente Lotito, ha letto la storia sul Messaggero e ha voluto il contatto di Mario per offrirgli un lavoro. 

«Come autista, ho la patente C e ho anche guidato le Gru: per un periodo mi sono occupato di soccorso stradale, un lavoro non facile se ti ritrovi davanti a incidenti mortali, ma quando si tratta di lavoro si deve essere forti e contenere anche le emozioni». Farebbe di tutto per avere un lavoro e assicurare un presente alla sua famiglia. «Anche cambiare squadra ovviamente, perché io tifo Juve…»”.

 

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