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Tedesco (ct Belgio): «Lukaku è un leader naturale, adesso non ha i 90 minuti nelle gambe»

Al Corsport: «è un top player, tutti gli allenatori lo vorrebbero. Spero che sia con noi a novembre, dipende da lui e dalla sua forma fisica»

Tedesco (ct Belgio): «Lukaku è un leader naturale, adesso non ha i 90 minuti nelle gambe»
Belgium's head coach Domenico Tedesco looks on during the UEFA Champions League Qualifying Group F football match between Belgium and Azerbaijan at The King Baudouin Stadium in Brussels, on November 19, 2023. (Photo by JOHN THYS / AFP)

Tedesco (ct Belgio): «Lukaku è un leader naturale, adesso non ha i 90 minuti nelle gambe».

Intervistato dal Corriere dello Sport, a firma Andrea Losapio.

«Spero che Lukaku sia con noi a novembre, ma vedremo. Dipende da lui, dalla sua forma fisica. Al momento difficilmente riesce a tenere novanta minuti». Sono state queste le parole di Domenico Tedesco, ct italiano della nazionale belga che fra due giorni affronterà l’Italia.

«Romelu è assolutamente un top player», spiega Tedesco, 39 anni, calabrese di Rossano. «Oltre a essere una persona fantastica e un leader naturale. È un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero ed è ottimo per qualsiasi squadra. Sono molto felice che abbia scelto il Napoli, dove può sentirsi a casa, con un allenatore come Antonio Conte che crede in lui e viceversa. Queste sono già delle ottime condizioni di partenza».

Se potesse togliere qualcosa all’Italia, cosa sarebbe?
Ride. «Non è una domanda facile. Io amo la mia squadra e i miei giocatori, sono orgoglioso di essere il commissario tecnico del Belgio. Però posso dire che ho un grande rispetto per Luciano Spalletti, un tecnico straordinario con esperienza e con un ottimo palmares. Abbiamo già parlato con lui delle qualità delle nostre nazionali, ma l’Italia è una squadra organizzata, con disciplina tattica. Per vincere devi fare molte cose giuste». 

Ngonge convocato col Belgio. Tedesco: «Lukaku ha bisogno di lavoro individuale a Napoli»

Il Belgio si raduna lunedì per preparare la trasferta a Roma, il 10 ottobre (contro l’Italia), e il match interno contro la Francia  il 14 ottobre.

Tedesco non ha convocato né De Bruyne né Lukaku.

«Ho avuto una lunga conversazione telefonica con Kevin, che al momento è infortunato. È molto motivato a continuare con noi fino al Mondiale. Ci ha solo chiesto di saltare le prossime due convocazioni».

Ha parlato anche di Lukaku:

«Anche Romelu ha espresso il bisogno di rimanere a Napoli per lavorare individualmente».

A loro posto ha richiamato Trossard. Tra i convocati c’è anche Ngonge.

Tedesco ammette che la sua convocazione è una sorpresa:

«È vero che non gioca molto a Napoli ma ci ha impressionato con la sua doppietta in Coppa Italia contro il Palermo. Può giocare in diversi ruoli in attacco».

Ngonge doveva andare alla Roma al posto di Dybala (Corsport)

Cyril Ngonge ieri ha segnato una doppietta in Coppa Italia Frecciarossa. Contro il Palermo – sicuramente non il Real Madrid – ha fatto rivedere le sue qualità, che sembravano perse o comunque messe in secondo piano dagli arrivi di Neres e McTominay lì sulla trequarti. La realtà, come ricorda anche il Corriere dello Sport, è che Cyril è l’unico dei giocatori acquistati da Meluso fatto restare a Napoli. Sarebbe stato ceduto (come forse Raspadori, del resto) in virtù di un gruzzoletto ipotetico da guadagnare e reinvestire (forse in un esterno alto a destra?), ma in questa rosa ci sta bene eccome.

Persino l’anno scorso, nel disastro generale il belga aveva mostrato di avere fiuto del gol. Un gol che ha sempre trovato in campionato e anche in maniera spettacolare con la maglia del Verona. Di seguito quanto riportato dal noto quotidiano, in un focus mattutino sul calciatore:

«Ci sono anch’io sembra voler dire a tutti Cyril Ngonge, anni 24, senza aver bisogno di parlare. Bastano i piedi, anzi uno, il mancino, per prendersi la scena e regalarsi una notte che sognava da tempo. Ngonge prova a mettersi in mostra in ritiro, ma rischia di giocare poco. Ci pensa anche la Roma nei giorni incerti sul futuro di Dybala. Alla fine resta al Napoli. Sognava una notte come quella di ieri. Ora spera non rimanga l’unica.»

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