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Theo Hernandez squalificato per due giornate (e non tre), rientrerà contro il Napoli

La motivazione del giudice: “Ha più volte ed in maniera scomposta rivolto una critica gravemente irriguardosa nei confronti del Direttore di gara”. Salterà Udinese e Bologna.

Theo Hernandez squalificato per due giornate (e non tre), rientrerà contro il Napoli
Mg Milano 07/12/2021 - Champions League / Milan-Liverpool / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Theo Hernandez

Theo Hernandez squalificato per due giornate. Il terzino francese del Milan salterà quindi Udinese e Bologna, tornerà disponibile per il big match contro il Napoli. Theo, al termine della gara contro la Fiorentina, ha infatti ricevuto il cartellino rosso per aver rivolto critiche “gravemente irriguardose” nei confronti del direttore di gare. Quella del Franchi tra Milan e Fiorentina è stata un partita carica di nervosismo.

I rossoneri hanno infatti sbagliato due rigori (entrambi parati da De Gea). Uno di questi lo ha tirato (e sbagliato) proprio il francese che ha anche provocato il primo rigore della serata, in favore della Fiorentina (poi sbagliato da Kean), per un fallo su Dodò. Una serattaccia per Theo.

La decisione del giudice sportivo su Theo Hernandez

Nel comunicato della Lega Serie A si legge che “a seguito delle decisioni del Giudice Sportivo è stato squalificato per due giornate Theo Hernandez del Milan“. Nel referto viene poi aggiunto:

Squalifica di due giornate effettive di gare per Hernandez Theo Bernard F. (Milan): per avere, al termine della gara,
più volte ed in maniera scomposta rivolto una critica gravemente irriguardosa nei confronti del Direttore di gara“.

Capello: «Ce li ricordiamo Baresi e Maldini, no? Lui da capitano ha portato solo negatività»

Il Milan di Fonseca è il tema di giornata. O meglio l’anarchia nello spogliatoio rossonero, resa evidente dai rigori tirati (e sbagliati) a Firenze. La Gazzetta dello Sport ha chiesto un parere a Fabio Capello:

«Ciò che è accaduto è semplicemente inaccettabile. Quando si prepara una partita, si fanno e comunicano delle scelte ben precise. Vale per i corner, le punizioni e naturalmente i rigori».

La Gazzetta sottolinea che a Firenze anche gli episodi hanno inciso parecchio. Fonseca aveva chiaro chi fosse il rigorista, eppure è andata diversamente. Per ben due volte

«Non deve esistere mai che i calciatori facciano quello che vogliono. Poi però vedi il capitano della squadra, colui che dovrebbe portare sul campo il dettame dell’allenatore, prendere il pallone e decidere praticamente in autonomia che il primo rigore lo calcia lui. Non va bene…».

Si riferisce a Theo, poi pure espulso al fischio finale.

«Altro comportamento non da Milan. Chi porta la fascia al braccio deve essere un leader, il simbolo della squadra. Ce li ricordiamo Baresi e Maldini, no? Hernandez, invece, ha portato solo negatività al gruppo con i suoi atteggiamenti».

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