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Tottenham, lo sfogo di Conte fece storia. Postecoglou: «Non è come disse lui, se non vinco sarà colpa mia»

Dal Telegraph. L’italiano nel 2023: «Nessun allenatore può cambiare la situazione». L’australiano: «Se accettassi questa teoria, cosa ci faccio qui?»

Tottenham, lo sfogo di Conte fece storia. Postecoglou: «Non è come disse lui, se non vinco sarà colpa mia»
Tottenham Hotspur's Greek-Australian Head Coach Ange Postecoglou watches the players from the touchline during the English Premier League football match between Tottenham Hotspur and Arsenal at the Tottenham Hotspur Stadium in London, on September 15, 2024. (Photo by Adrian Dennis / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. /

Il Tottenham sta attraversando una stagione altalenante (oggi sta strapazzando il West Ham, al momento è sul 4-1) . Al centro delle polemiche c’è come sempre l’allenatore, in questo caso Ange Postecoglou che però continua a predicare pazienza. Lui, come scrive il Telegraph, “ha promesso di liberare il Tottenham dall’etichetta di “Spursy”, che secondo il precedente allenatore Antonio Conte non potrà mai essere cancellata“.

Il riferimento è a quel Southampton-Tottenham del 18 marzo 2023 finito 3-3. Allora Conte, dopo la rimonta subita dai suoi Spurs, sbottò:

«Sono abituati, non giocano per qualcosa di importante, non vogliono giocare sotto pressione, sono egoisti. È facile in questo modo. La storia del Tottenham è questa, da 20 anni non hanno mai vinto qualcosa. Ho detto che volevo vedere il fuoco nei loro occhi, nel loro cuore, e non l’ho visto. Volevo vedere lo spirito giusto. Non solo in allenamento, ma anche in campo perché è lì che fai la differenza».

Fu come la presa di coscienza di una profezia che ora Postecoglou si rifiuta di accettare.

Postecoglou: “Non è come dice Conte, se il club non vince è colpa mia”

Scrive il Telegraph:

L’australiano ammette di dover aggiustare qualcosa dopo aver visto le statistiche che mostravano come la quantità di corsa messa in campo dai suoi giocatori contro il Brighton appena prima della sosta nazionali fosse diminuita fino al 30 per cento“.

Tradotto in termini più semplici, significa che il Tottenham alla fine dei primi 45′ minuti era sul 2-0. Al 90′ il tabellone segnava 3-2 per il Brighton. “Gli Spurs hanno subito tre gol tra il 48° e il 66° minuto“. Come non dare ragione a Conte allora?

L’italiano in quella “filippica” aveva anche aggiunto che era «impossibile cambiare la situazione indipendentemente da chi fosse l’allenatore». Postecoglou però è anche stoico e insiste:

«Se accettassi questa teoria, cosa ci faccio qui? Davvero, se accetto che questo sia in qualche modo impossibile da cambiare, sto davvero rubando una vita. Non ci credo e non ci ho mai creduto. E se non ci riesco, la colpa è mia, non ha nulla a che fare con il club. È colpa mia perché so che entrando in questo club, so che non ha vinto nulla per x quantità di tempo».

«Conosco l’etichetta del club, sapevo tutte queste cose quando ho accettato il lavoro. Da dove sono seduto qui in questo momento non vedo una situazione impossibile».

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