Lui risponde: ««Sei stato sfortunato… continua pure a nasconderti dietro quell’identità da codardo che tradisce la tua miseria».
Non passa ora senza che si aggravi la situazione dell’alluvione di Valencia: i media spagnoli parlano di almeno 70 vittime, che si aggiungono alle decine e decine di dispersi. Sommersi da macerie, acqua, fango, automobili a loro volta travolte dall’incredibile inondazione a seguito delle forti piogge e dei tre tornado che si sono abbattuti sulla provincia. Secondo alcune testimonianze, la gravità della situazione emergenziale sta portando anche ad assalti ai supermercati, per paura che possa esserci mancanza di beni di prima necessità nelle prossime ore. L’evento atmosferico in questione è noto come gota frìa (letteralmente, goccia fredda) o depresión aislada en niveles altos (di qui l’acronimo DANA). Si tratta di un fenomeno di depressione isolata ad alti livell,i che si verifica quando l’aria polare diretta verso l’Europa occidentale si scontra con le correnti più umide e calde del Mediterraneo. Ciò scatena temporali fortissimi.
La reazione dell’ex portiere del Valencia, Canizares
In questo momento di profonda tristezza, non sono mancati i soliti commenti idioti sui social. Come accaduto all’ex portiere, oggi 54enne, Santi Cañizares . Le immagini di Efe Noticias (l’agenzia di stampa iberica) mostravano dati riguardo al numero imprecisato di cadaveri trovati senza vita a causa dell’alluvione che sta devastando l’intera provincia.
No has tenido suerte… Sigue esperando detrás de ese perfil cobarde que delata tu miseria… https://t.co/2bbV5ueQ1R
— SANTIAGO CAÑIZARES (@santicanizares) October 30, 2024
Sotto è comparso il commento di un anonimo s’è augurato che tra quei cadaveri ci fosse anche quello dell’ ex portiere del Valencia, del Real Madrid e del Celta Vigo. La risposta arriva precisa e puntuale: «Sei stato sfortunato… continua pure a nasconderti dietro quell’identità da codardo che tradisce la tua miseria».
Lascia perplessi e alquanto scossi lo sciacallaggio online di certi individui anche in situazioni di dolore condiviso da un’intera comunità.