A France Football: «Siamo la migliore squadra del mondo. Dobbiamo mantenere questa fame. A volte entriamo in campo troppo rilassati»
Federico Valverde, giocatore del Real Madrid, ha rilasciato una lunga intervista a France Football. Tra gli argomenti affrontati, il nazionale uruguaiano elogia la figura di Marcelo Bielsa, attuale commissario tecnico dell’Uruguay, e quella degli altri allenatori che ha avuto.
«Con Bielsa lavori molto più duramente. Fisicamente ti uccide. E anche mentalmente (…) Ma, alla fine, questo ti prepara a ciò che ti aspetta in partita. Quella voglia di spingere, di fare tutto intensamente, quella follia che ti stanca mentalmente, ma che compensa il giorno della partita e che ti dà piacere. Tutto quello che esce dalla bocca di Bielsa è motivo di insegnamento».
Valverde: «A volte entriamo in campo troppo rilassati»
L’uruguaiano ha elogiato anche Ancelotti e Zidane:
«Hanno lo stesso modo di guardare il calcio, di parlarci e di trasmetterci progetti. Anche la stessa richiesta. Conoscono perfettamente ogni giocatore che allenano. Inoltre, emanano costantemente buone vibrazioni».
Valverde però non sembra mai soddisfatto:
«Voglio migliorare nel modo di attaccare gli spazi, ma anche nella tranquillità, nel leggere il gioco. È assolutamente necessario che mantenga la mia intensità, il mio modo di voler dare sempre tutto, alla maniera uruguaiana, ma mostrando calma e lucidità mentale».
E continua:
«Non mi dispiace correre per i nostri attaccanti, in modo che possano approfittarne. È un bene che gli attaccanti aiutino, ogni tanto, ma è come con i difensori: nessuno si aspetta che attacchino durante i novanta minuti».
Ha avuto anche la possibilità di imparare dai migliori centrocampisti del calcio mondiale: Toni Kroos, Luka Modric e Casemiro. «Giocare con loro ti fa maturare qualche anno. Mi hanno consigliato moltissimo. A Kroos avrei dato un Pallone d’Oro, ha qualità tecniche e tattiche ma soprattutto umane».
Sul difficile avvio di stagione, Valverde dice:
«Siamo la migliore squadra del mondo. Dobbiamo mantenere questa fame. Dobbiamo anche prenderci cura delle fasi iniziali. A volte entriamo in campo troppo rilassati».