ilNapolista

Zola: «La prima cosa che Maradona mi disse fu: “Finalmente hanno preso uno più basso di me”»

Al Festival dello Sport: «All’inizio a Napoli ero timido. Quella era la squadra più forte d’Italia, io un principiante alla scoperta del mondo»

Zola: «La prima cosa che Maradona mi disse fu: “Finalmente hanno preso uno più basso di me”»
Bergamo 09/12/2021 - Champions League / Atalanta-Villareal / foto Image Sport nella foto: Gianfranco Zola

Al Festival dello sport è intervenuto Gianfranco Zola, “the magic box” per i tifosi del Chelsea. Prima di arrivare in Inghilterra, Zola si è fermato anche a Napoli. Sul sul palco dell’Auditorium Santa Chiara a Trento ripercorre la sua carriera. Le sue parole riproposte dalla Gazzetta:

«La Sardegna è sempre stata presente perché l’identità deve essere forte per aiutarti a navigare in acque difficili. Crescere in un paese piccolo come Oliena, 7 mila abitanti, mi ha dato una identità forte e dei valori che mi hanno aiutato ad affrontare i momenti in cui le mie credenze e le mie capacità sono state mese in discussione. Ho cominciato a frequentare gli allenamenti a 3 anni, mio padre era il presidente della squadra del paese, il calcio ha fatto subito parte della mia vita».

Zola: «Napoli? All’inizio c’era emozione e timidezza»

Il passaggio a Napoli?

«All’inizio da parte mia – aggiunge Zola – c’era emozione ma anche timidezza, avevo 23 anni ed ero alla prima esperienza fuori dalla Sardegna. E quel Napoli era la squadra più forte d’Italia, nella quale ero solo un principiante alla scoperta di un nuovo mondo. Ma Francini e Corradini hanno quasi adottato, me e mia moglie, in campo e fuori».

Nei suoi racconti c’è anche Maradona:
«Eravamo due persone agli antipodi anche se lui era esteriormente un personaggio diverso rispetto al privato, in cui appariva umile e semplice ed era quel tipo di persona al di là di qualche vizio, diciamo così. La prima cosa che disse: ‘Finalmente hanno preso uno più basso di me’. Ma solo perché aveva i riccioli».

«Mi sarebbe piaciuto giocare con Kvaratskhelia, mi ricorda George Best»

L’ex calciatore di Napoli e Chelsea, Gianfranco Zola, ha rilasciato una lunga intervista al Riformista in cui ha parlato degli azzurri:

«Aver incrociato Diego Maradona è stata la mia fortuna. Lui e Careca erano fenomenali. Si ricamava calcio».

Stiamo all’attualità. Chi vince lo scudetto?

«Corrono Inter e Napoli ma occhio ad Atalanta e Juve».

 Con chi le sarebbe piaciuto giocare?

«Con Ronaldo il fenomeno. Tra quelli in attività, con Kvaratskhelia, mi ricorda George Best».

La sua top undici?

«Ci provo: Buffon, Ferrara, Baresi, Desailly, Maldini, Lampard, Albertini, Di Matteo; Maradona, Roby Baggio, Careca e Asprilla. In panca, Peruzzi, Benarrivo, Francini, Poyet, Wise, Casiraghi, Vialli, Asprilla. E io».

ilnapolista © riproduzione riservata