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A Torino la contestazione a Cairo si fa macabra: una bara, una croce e il manifesto: “Qui giace Urbano Cairo”

“Uomo di bassa statura fisica e morale, conosciuto come il presidente maiale. Il suo ego gli fu fatale”. Non c’è firma degli ultrà, indaga la Digos

A Torino la contestazione a Cairo si fa macabra: una bara, una croce e il manifesto: “Qui giace Urbano Cairo”
Db Torino 19/03/2023 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Urbano Cairo

Contestazione shock a Torino contro il presidente granata Urbano Cairo. Fuori il centro sportivo, dopo la sconfitta contro la Roma all’Olimpico, sono apparsi una bara di cartone, una croce e un manifesto funebre.

Come pubblicato in alcune immagini sulla pagina Facebook ‘Comunicazioni Resistenti Granata 1906’, all’esterno del quartier generale della squadra al Filadelfia è stata esposta una bara con una targa:

Qui giace Urbano Cairo, 21/05/57-31/12/2024. Uomo di bassa statura fisica e morale, conosciuto come il presidente maiale. Il suo ego gli fu fatale. Se vi dovesse mancare vi accoglierà nel girone infernale. R.I.P. – Riposa in pena“.

Non c’è una firma degli ultrà o di altre realtà legate al tifo granata, mentre sulla bara sono state appoggiate anche banconote finte da un milione di euro. Sul vergognoso episodio indaga la Digos.

Torino in vendita? «Certi comportamenti di Cairo sono strani» Tuttosport

Tuttosport torna sulle voci che danno in vendita il Torino di Cairo. Nonostante lo stesso presidente abbia smentito, anche all’interno della squadra si parla di queste voci con i giocatori che chiedono informazioni ai propri procuratori. Nel frattempo i tifosi sognano.

“«Molte cose sembrano strane… certi comportamenti da tempo di Cairo… la contestazione, una certa stanchezza… la sua prolungata lontananza delle scorse settima ne… queste voci sulla Red Bull che continuano nonostante la sua smentita dell’altro giorno… Anche il fatto che non sia stato ancora annunciato il rinnovo di Vagnati… Nello spogliatoio ci sono giocatori che si parlano, ne parlano… Chiedono a noi procuratori se sappiamo qualcosa in più»”.

Secondo il quotidiano torinese anche alti dirigenti di altre società sono sempre più incuriositi, come il ds di Serie A che abita nella parte sinistra della classifica, di cui riportano il commento: “«Dipenderà pure da che tipo di scelte compirà il Torino sul mercato di gennaio… scelte strategiche… Noi potremmo anche essere interessati a uno o due giocatori, ma vorrei capire quale con troparte ci troveremmo di fronte, nel caso»”.

“I tifosi sognano, aggrappati alla speranza che dietro a tutte queste voci sulla volontà della Red Bull di entrare nel calcio italiano e di acquistare il Torino (di cui è già uno degli sponsor da metà settembre) si possano distendere nel tempo processi, trattative, sviluppi impossibili da verificare per i comuni mortali a chissà quali piani alti della finanza, anche della politica. Voci, indiscrezioni, fatti e parole dei giorni scorsi, che già portarono alle secche smentite di Cairo («totali falsità, nessun incontro, non ho alcuna intenzione di cedere la società»), di cui comunque bisogna sempre tener conto: in base a cosa si potrebbe infatti sostenere che si tratti di una smentita soltanto strategica? Dubbi e tormenti albergano anche nello spogliatoio e in più di un ganglo societario, vivaio compreso”.

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