In conferenza: «Gioco indoor anche in Coppa Davis e il campo è più lento di questo. Ugo (Humbert) ha meritato di vincere, questo è certo»
Carlos Alcaraz ieri è stato inaspettatamente eliminato dal francese Ugo Humbert agli ottavi di finale del Masters 1000 di Parigi.
Lo spagnolo pur riconoscendo a Humbert i meriti della vittoria ha avuto da ridire sulla velocità del campo.
Le parole di Alcaraz
«Penso che avrei potuto giocare meglio, ovviamente. Ma con il livello che avevo oggi penso di aver dato tutto, di aver lottato fino all’ultimo punto. Mi congratulo con Ugo, il suo livello oggi era molto alto. Il modo in cui ha colpito la palla è stato incredibile. Ogni volta che gioca contro di me sento che alza il suo livello. Ha un grande livello di tennis e a Parigi era ancora più alto, quindi mi congratulo con lui e gli auguro buona fortuna per il torneo».
Sei sorpreso della tua prestazione?
«Non proprio. È molto difficile giocare in queste condizioni. Sto cercando di adattarmi al campo e alla velocità. Pensavo che sarebbe stato adatto al mio gioco, ma non è stato così. Quando gioco contro uno come Ugo, non ti permette di prendere il ritmo della partita. Quando gioco contro uno come Ugo, non ti permette di prendere il ritmo della partita e lui ha giocato sempre al 100%, quindi non ho potuto giocare un buon tennis. Mi sono allenato a casa, ma non è lo stesso campo che pensavo e non mi aspettavo la velocità con cui la palla viaggia su questo campo. Non sono sorpreso dal livello o dal mio gioco, ma un po’ dal resto».
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Sulla differenza tra il giocare indoor e outdoor:
«Non si tratta del campo indoor, è questo campo. Non voglio dire qualcosa che sembri una scusa. Prima di tutto, Ugo ha meritato di vincere, questo è certo. Ma per esempio, gioco indoor anche in Coppa Davis e il campo è più lento di questo. Quando ho giocato il primo match mi sono reso conto che è il campo più veloce dei tornei Masters 1000 e forse del circuito. È pazzesco. Forse è il più veloce degli ultimi 10 anni di questo torneo. Non so perché l’abbiano fatto, non so perché questo campo sia cambiato così tanto rispetto agli altri tornei e a questo torneo rispetto agli altri anni. Sono rimasto un po’ sorpreso perché non sono arrivato qui con molti giorni a disposizione. Probabilmente dovevo venire prima per adattarmi a queste condizioni, ma non l’ho fatto. L’unica cosa che posso dire è che non capisco perché abbiano cambiato il campo, perché lo abbiano fatto».