Il docufilm racconta di quando nel Giugno 1997 il Cagliari Calcio, la squadra dell’isola, deve giocare uno spareggio per poter rimanere in Serie A.
Si svolgerà a Castellammare di Stabia dal 25 al 30 novembre la terza edizione dell’International Sport Film Festival (ISFF), il più importante evento cinematografico a tema sportivo della regione Campania.
Sono ben 149 i film in concorso, provenienti da tutti e cinque i continenti, con 36 Paesi al mondo rappresentati. Trentasei finalisti in sei giornate di proiezioni con film su Romeo Menti, Federico Dimarco, Juan Jesus e sulle discipline per diversamente abili. Ci saranno mattinate dedicate invece agli studenti ed eventi serali con ospiti di prestigio. Tra i protagonisti delle serate-evento: Angela Procida, Vincenzo Boni, Bortolo Mutti, Gianfranco Gallo, Andrea Langella e Gigi Pavarese.
Tra i finalisti anche “Deu Ci Seu”, un documentario che racconta il più grande esodo della storia del calcio. Deu Ci Seu racconta la storia di questo viaggio unico e irripetibile. L’esodo più imponente nella storia della Sardegna: un intero popolo si mobilita per sostenere, tra mille ostacoli, uno dei simboli della propria identità. Nel giugno 1997, circa 20.000 persone si mettono in viaggio dalla Sardegna verso Napoli per assistere ad una partita di calcio dove è ammesso solo un risultato: la vittoria. Il Cagliari Calcio, la squadra dell’isola, deve giocare uno spareggio per poter rimanere in Serie A.
Nel Giugno 1997, circa 20.000 persone si mettono in viaggio dalla Sardegna verso Napoli per assistere ad una partita di calcio dove è ammesso solo un risultato: la vittoria. Il Cagliari Calcio, la squadra dell’isola, deve giocare uno spareggio per poter rimanere in Serie A. Deu Ci Seu racconta la storia di questo viaggio unico e irripetibile. L’esodo più imponente nella storia della Sardegna: un intero popolo si mobilita per sostenere, tra mille ostacoli, uno dei simboli della propria identità.
Il film è un documentario che si sviluppa attraverso un uso combinato di interviste e di immagini di repertorio.
La principale linea narrativa è il racconto corale. Una serie eterogenea di personaggi, che vanno dalle autorità politiche ai tifosi più veraci, raccontano la storia diventando quasi un’unica voce narrante.
Parallelamente al racconto corale, si sviluppa la vicenda personale di Marco Moi. Marco è un ragazzo di Seui, uno dei paesi più isolati della Sardegna. All’epoca del nostro racconto era disoccupato e non poteva permettersi il costo del viaggio, così si offre di portare a Napoli lo striscione del Cagliari Club del suo paese in cambio di un biglietto.
Marco sarà, suo malgrado, il protagonista dell’evento principale che scatenerà i disordini in cui verranno poi coinvolti i tifosi sardi. La sua storia personale riassume l’intera epopea dei tifosi sardi e questo fa di lui la migliore espressione del “Deu Ci Seu”: un ragazzo semplice che farà di tutto per partecipare a questo evento portando con sé il simbolo di una piccola comunità.