“Hojlund non ha effettuato neanche un tiro in porta nel 30% delle partite giocate con lo United. Amorim ha permesso, al contrario, a Gyokeres di toccare tantissimi palloni in area di rigore”
Rasmus Hojlund non è mai stato in Premier il calciatore costante e devastante che è stato in Serie A. Vanno chiaramente inseriti alcuni parametri in questa valutazione: innanzitutto la capacità incredibile di Gasperini di dare lustro completo ai giocatori che giocano sotto la sua guida. È più o meno lo stesso con Koopmeiners che ora alla Juve non ha ancora segnato. Con De Ketelaere neanche ve lo stiamo a spiegare. In secundis, è pure vero che allo United ultimamente nessun calciatore riesce ad esprimersi. È successo a Pogba ma è da anni che succede a uno (fortissimo) come Marcus Rashford. A Bruno Fernandes stesso, nonostante i suoi gol e assist li faccia eccome. Ora il Telegraph si augura che il nuovo allenatore Amorim abbia un ascendente particolare sullo scandinavo, come è avvenuto con Gyokeres.
Amorim e la trasformazione dei centravanti: Hojlund è scandinavo come Gyokeres…
Di seguito un estratto dell’analisi del noto quotidiano britannico:
“Non ci sono garanzie che Amorim faccia per Højlund allo United ciò che ha fatto per un altro scandinavo a Lisbona, anche se il club ha davvero bisogno che il suo acquisto da 72 milioni di sterline dall’Atalanta brilli dopo così tante delusioni sul mercato. Ma i profili e le caratteristiche grezze dei due giocatori non sono dissimili: forza, velocità, capacità di corsa, una vasta gamma di soluzioni finali e grande impegno. Amorim potrebbe quindi avere un modello utile da cui partire per coltivare il talento dell’attaccante danese.
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La differenza, ovviamente, è che Gyökeres ha beneficiato di una struttura e di un sistema coesi che hanno esaltato le sue qualità, facendone crescere produzione e fiducia. Højlund, al contrario, ha avuto tutt’altro nello United: una squadra disorganizzata, che gioca in momenti isolati, con pochi schemi di gioco consolidati e che raramente crossa il pallone. Al minimo, Amorim deve trovare un modo per migliorare la fornitura di palloni a Højlund e contemporaneamente posizionare l’attaccante nelle zone in cui è più pericoloso”.
La problematica si sposta dunque sulla mole di gioco in generale, che allo Sporting riusciva a far arrivare molti più palloni agli attaccanti in sviluppo di manovra:
“Solo l’Everton ha segnato meno gol dello United su cross in Premier League dall’inizio della scorsa stagione, e il successo dei cross dello United è tra i peggiori del campionato nello stesso periodo – sei punti percentuali più basso rispetto a quello dello Sporting. Per un giocatore come Højlund, i cui 18 gol per lo United sono perlopiù arrivati entro i 12 metri, questo è un problema. La sua frustrazione palpabile per i cross sbagliati o ritardati è spesso condivisa dai tifosi dello United. Nell’assetto 3-4-2-1 di Amorim, la larghezza del gioco probabilmente arriverà prevalentemente dai terzini, e Dublin spera di vedere un allontanamento dagli esterni invertiti, dove la tendenza è sempre quella di tagliare verso il centro.
Højlund è tra i giocatori con il minor numero di passaggi ricevuti in area di rigore, nella metà campo avversaria e nel terzo d’attacco. Erling Haaland del Manchester City, invece, riceve molti più passaggi vicino alla porta avversaria. Quasi il 30% dei passaggi verso Haaland finiscono in area, mentre per Højlund questa percentuale è appena del 12,2%. Inoltre, Højlund riceve più della metà dei suoi passaggi nella zona centrale del campo, un’area contesa con i difensori, rispetto al 35% di Haaland”.
In conclusione, dunque:
“Non sorprende che tra i giocatori con 10 o più gol segnati in Premier League dall’inizio della scorsa stagione, Hojlund abbia tra il minor numero di tocchi in area avversaria (4,1) e, cosa altrettanto preoccupante, il minor numero di tiri (1,5) per partita. Haaland, al confronto, ha una media di 7,1 tocchi e 4,5 tiri per partita.
Nel 30% delle sue 55 partite con lo United, Hojlund non ha effettuato un solo tiro, e in 21 di queste ha registrato uno o nessun tocco in area avversaria. Al contrario, in metà delle sue 63 partite con lo Sporting, Gyökeres ha avuto almeno sette tocchi in area avversaria, con una media di ben 10,2 per 90 minuti negli ultimi 16 mesi nella Primeira Liga portoghese – un chiaro esempio di come Amorim riesca a posizionare i suoi centravanti nelle zone dove sono più pericolosi”.