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Axel Pons, dalla Moto2 alla giro del mondo a piedi scalzi: “Camminando mi avvicino a dio” (VIDEO)

Il figlio del leggendario Sito Pons, dopo una lunga carriera nel motomondiale sono tre anni che cammina a piedi nudi. Ora dovrebbe essere in India

Axel Pons, dalla Moto2 alla giro del mondo a piedi scalzi: “Camminando mi avvicino a dio” (VIDEO)

Axel Pons è il figlio del mitico Sito Pons. Ha 33 anni. Ci sono piloti che a 33 anni corrono ancora. Lu invece sono tre anni che cammina scalzo per il mondo. Adesso si fa chiamare Isaac. E’ passato dal motomondiale – esordio nella 125 nel 2008 e ritiro in Moto2 nel 2017 – al girovagare a piedi nudi. Dice di aver camminato per 15 mesi dalla Spagna al Pakistan. Il successivo obiettivo di Pons sarebbe stato – lo hanno intervistato l’ultima volta quattro mesi fa – era l’India.

Pons è un vero personaggio, uno dei pochi che ha coniugato la carriera da pilota pro con gli studi universitari, e poi con il mondo della moda. Fino al 2017 ha lavorato sporadicamente per l’agenzia di modelli Sight Management Studio. Poi “ho lasciato l’agenzia e la mia ragazza. Sono andato in India, il che mi ha aiutato molto. Stavo cercando un’altra motivazione, un altro stile di vita. Ero intrappolato”.

La “rivelazione”  arrivata dopo lo spettacolare incidente nel Gp di Germania nel 2017, si fratturò due polsi ma gli andò molto bene: “Ho avuto una delle cadute più spettacolari che abbia mai subito. In una curva a 200 chilometri orari e in discesa, la moto mi è partita e sono volato in aria per quattro metri”.

“Ho cominciato a vivere più lentamente, fino a quando ho iniziato ad attraversare il mondo lentamente, apprezzando i dettagli della vita. Avevo solo il desiderio di completare l’unione con Allah o Dio, e questo è il mio modo di pregare e di praticare: camminare”.

Durante la pandemia aveva cominciato a fare propaganda no-vax sui social. Poi ha smesso, nel 2021. Sono già passati quattro mesi da quando è apparso in un video in Pakistan con i piedi nudi neri come il carbone, capelli rigogliosi con i dreadlock, una lunga barba e uno zaino sulle spalle, scrive El Paìs. Chissà dove sta adesso.

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