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Bagnaia: «Non sono disposto a correre a Valencia, a costo di perdere il titolo»

«Non credo sia giusto correre lì. A livello etico, per ciò che sta accadendo non è la cosa giusta da fare»

Bagnaia: «Non sono disposto a correre a Valencia, a costo di perdere il titolo»
Ducati Italian rider Francesco Bagnaia gestures on the podium after finishing in second position in the sprint race of the San Marino MotoGP Grand Prix at the Misano World Circuit Marco-Simoncelli in Misano Adriatico on September 7, 2024. (Photo by GABRIEL BOUYS / AFP)

Pecco Bagnaia è ancora in lotta per confermarsi come campione del mondo di MotoGp. Qualora però la gara di Valencia dovesse essere annullata, le sue speranze per il titolo potrebbero essere compromesse. La città è stata devastata da un’alluvione che, ad oggi, ha provocato oltre 150 morti. Per ovvi motivi il Gran Premio è a rischio.

Bagnaia, giustamente, ha dichiarato da Sepang che non vuole correre a Valencia, anche se questo significasse perdere il titolo:

«Dipende da dove viene fatto, perché non credo che sia giusto correre a Valencia, in ogni caso. Spero davvero che tengano conto che a livello etico, per ciò che sta accadendo, non è la situazione giusta, non è la cosa giusta da fare, a costo di perdere l’obiettivo massimo, che è quello di vincere il titolo, non sono disposto a correre a Valencia».

Alluvione a Valencia, a rischio l’ultimo Gp dell’anno: Bagnaia non avrebbe speranze

L’alluvione che ha colpito la regione di Valencia nelle ultime ore (provocando più di 70 morti) ha devastato anche alcune strutture del circuito Ricardo Tormo di Cheste, dove tra due settimane si correrà l’ultima gara del Campionato di MotoGP, la corsa della speranza per Bagnaia per vincere il titolo in volata contro Martìn. Se dovessero cancellare la gara sarebbe già finita.

Martín e Bagnaia sono al momento separati da 17 punti, quando mancano due gran premi. Correranno questo fine settimana in Malesia. Lo spagnolo ha un primo match point, se finisse la gara con 38 punti di distacco sul campione del mondo. “Pur restando sullo sfondo data la dimensione della tragedia di Valencia – scrive El Paìs – la possibile cancellazione del gran premio aggiunge un fattore esterno fuori controllo alla battaglia sportiva in pista“.

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