Al Giornale: «Stiamo riorganizzando il settore femminile così come fatto con i maschi. Le capacità e le qualità di Volandri sono evidenti. Da lodare l’intelligenza di Bolelli e Vavassori»
Angelo Binaghi è il vertice del tennis italiano campione del mondo, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel che rappresenta tutto ciò che abbiamo visto in questo anno da pazzi. «Come ha scritto la stampa estera: siamo i padroni del mondo. Da gennaio ce li avremo contro tutti». La sua intervista al Giornale.
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Binaghi: «Stiamo riorganizzando il settore femminile»
Il tennis supera il calcio:
«Il nostro trionfo era su tutte le prime pagine e oltre, abbiamo vinto nelle interazioni sui social che sono pure molto positive. E sa perché? Perché abbiamo una generazione di campioni educati che danno esempi positivi alle giovani generazioni e rispettano l’avversario. Nel calcio non è la stessa cosa».
Binaghi sull’effetto Sinner:
«Chiaro che quando si arriva ad avere un campione del genere, tutto ciò che c’è dietro viene superato. Però qui siamo andati oltre. Ma io ero ottimista, ve lo avevo detto un anno fa a Bologna quando eravamo quasi fuori dalla Davis».
Gli elogi A Filippo Volandri:
«Le capacità e le qualità del nostro capitano sono evidenti. Ma oltre alle sue doti oggettive e soggettive, c’è da lodare l’intelligenza di giocatori come Bolelli e Vavassori, la coppia numero 4 al mondo nel doppio. Che se avessero dovuto fare la loro formazioni, avrebbero schierato Sinner a fare anche il giudice di linea».
E la Billie Jean King delle ragazze?
«Incredibile: prima delle Finals speravo di portare a casa quella e la Davis, e invece me ne hanno fatto vincere tre. Proprio non ci contavo: la vera sorpresa sono loro. Per la prima volta nella storia l’Italia è la nazione più forte del mondo con uomini e donne».
Come sfruttare i successi della Paolini?
«Lo stiamo facendo, riorganizzando il settore così come abbiamo fatto con i maschi. Vi posso annunciare che Roberta Vinci da alcune settimana sta seguendo le giocatrici migliori: è una grande campionessa, ha dato tanto nella sua carriera, ora si è messa a disposizione e in discussione con grande umiltà».
Sinner ci sarà alla prossima Davis?
«Se dovessero scegliere la Cina sarebbero dei pazzi. Se sarà di nuovo la Spagna le devo dire che ci siamo un po’ rotti di dover giocare sempre in casa del numero 2. Di sicuro noi a questo punto non ci fermiamo…».