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Casini sulle modifiche allo Statuto Figc: «Il ricorso è stato depositato. Bicchiere mezzo vuoto»

Al termine dell’Assemblea federale: «Non c’è nulla di cui preoccuparsi, speculazioni su contrari o astenuti fanno sorridere»

Casini sulle modifiche allo Statuto Figc: «Il ricorso è stato depositato. Bicchiere mezzo vuoto»
Db Reggio Emilia 31/05/2022 - finale campionato di calcio Primavera Tim / Roma-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lorenzo Casini

Oggi l’Assemblea federale dedicata alla modifica dello Statuto. Ha vinto Gravina, sono passate le sue proposte di riforma. Per la Serie A è una mezza sconfitta, Casini si può consolare con un delegato in più ceduto dalla Lega Pro. La Serie A però chiedeva di più e non l’ha ottenuto. Al termine dell’Assemblea, Casini si è limitato a dire: «Approvata la proposta federale così come era stata presentata e da un certo punto di vista è un’occasione mancata».

Con la modifica dello Statuto, così cambiano i pesi elettorali nel corso del Consiglio Federale. I Consiglieri federali della Serie A passano da 3 a 4 con un peso elettorale adesso pari al 18%. Alla Serie B due consiglieri, peso elettorale al 6%. Lega Pro con un solo consigliere e un peso elettorale pari al 12%. Invariata la condizione di Serie D, Assoallenatori e Assocalciatori. L’Aia rinuncia al suo consigliere e di fatto esce dal Consiglio federale.

Inoltre precisa Tmw. “Con questa riforma la Serie A acquisisce maggiore autonomia e potere di veto nelle materie che la riguardano (unica Lega a mantenerla). Non mantiene invece l’autonomia sui controlli sulle squadre (ormai affidate a una autorità indipendente) e in alcune materie resta il controveto della Figc. Autonomia tecnica e gestionale agli arbitri“.

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Casini: «Speculazioni su contrari o astenuti fanno sorridere»

Casini poi ha rilasciato altre dichiarazioni:

«L’obiettivo era quello di ripristinare un equilibrio che negli anni si era perso a sfavore della Serie A. E’ passata una proposta che vede la Serie A avere un Consigliere Federale in più e un diritto di veto che prima non aveva. Avremmo preferito anche un diritto di proposta senza veto: non abbiamo votato a favore di questa proposta, c’è stata compattezza nel non votare a favore. Stiamo ai fatti: è vero che ci sono stati alcuni astenuti ma noi abbiamo lasciato libere le squadre. L’importante era non votare a favore nel momento in cui la proposta fosse rimasta la stessa. Ora faremo un’Assemblea per capire i prossimi passi, ci auguriamo possa essere l’inizio di un nuovo percorso in cui la Serie A possa avere un maggiore peso».

Il risultato lo riconoscete formalmente o farete ricorso?
«Il ricorso è stato depositato, poi faremo un’Assemblea per decidere i prossimi passi. Ne parleremo» .

Qual è l’aggettivo per descrivere la giornata di oggi?
«Ce ne sono diversi: per certi versi è un’occasione mancata, per altri sono stati fatti dei passi in avanti. Bastava poco per venirsi incontro e migliorare il calcio italiano. Bicchiere mezzo vuoto? E’ sempre bicchiere mezzo voto se si arriva a una votazione in cui non tutti sono a favore».

Gravina, Marani e Abete hanno espresso posizioni dure nei vostri confronti. C’è rimasto male?
«Viaggiamo sulle istituzioni, la Serie A fa un certo tipo di lavoro per migliorare le istituzioni e il calcio italiano. Se guardiamo alle istituzioni, oggi la Serie A ha ottenuto un Consigliere in più e un diritto di veto per le cose che la riguardano. E’ abbastanza? No, si può fare di più».

Ora cosa succederà?
«Faremo un’Assemblea, già calendarizzata per il 18 novembre. Non era oggi solo una questione di numeri, ma anche di autonomia che c’è stata riconosciuta solo parzialmente».

I dodici astenuti fissi la preoccupano?
«No, assolutamente. Noi prima dell’Assemblea ci siamo riuniti e ci siamo detti che era molto importante nel momento in cui la Federazione non avesse accolto i nostri punti di non votare a favore e così è stato. Non c’è nulla di cui preoccuparsi, speculazioni su contrari o astenuti fanno sorridere».

Presidente della Federazione, disponibili a votare Gravina?
«Non ci sono ancora i candidati, non c’è ancora la data. Mi sembra tutto prematuro».

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