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Conte: «Non dobbiamo vergognarci di considerare l’Atalanta un punto di riferimento»

A Dazn: «Non ho nulla da rimproverare ai miei, potevamo fare meglio sui gol. Non volevo mettere le mani avanti, loro ora sono più forti»

Conte: «Non dobbiamo vergognarci di considerare l’Atalanta un punto di riferimento»
Db Milano 29/10/2024 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Antonio Conte

L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Dazn dopo la sconfitta contro l’Atalanta

Si vince e si perde tutti insieme, i tifosi hanno accolto l’appello e hanno applaudito alla fine della partita.

«Penso che la squadra abbia performato nella giusta maniera, ci sono situazioni, episodi che hanno fatto la differenza in cui possiamo fare di più. Però niente da dire dal punto di vista dell’impegno. Abbiamo dovuto fare gara in cui abbiamo giocato alti, di pressione, abbiamo speso tanto a livello di energie, c’è poco da rimproverare ai ragazzi. Finora abbiamo fatto non bene ma benissimo. L’Atalanta è una squadra che in questo momento è più forte rispetto a noi, non lo dicevo per mettere le mani avanti, solo perché analizzo e valuto le situazioni, una squadra che da tanta anni sta facendo un percorso, gioca sempre in Champions, ha vinto l’Europa League battendo l’imbattuto Leverkusen, ha una rosa strutturata in maniera tale che deve far paura a tutti, con un ottimo allenatore. Dobbiamo  prendere questo tipo di partite, prenderle, valutarle, fanno parte di un percorso. Loro in Champions, noi decimi, sono già strutturati in tutto e per tutto. Con un allenatore che è lì da tanti anni, ogni anno mettono sempre mattoni. Non ci dobbiamo vergognare se pensiamo che in questo momento possono essere un punto di riferimento per noi».

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I duelli persi da Lukaku

«C’erano situazioni preparate. Quando vai a duello uomo contro uomo, sappiamo che sono molto forti. Noi le azioni le abbiamo sviluppate, è mancato l’ultimo passaggio, il tiro preciso, cosa che invece l’Atalanta ha avuto. Anche noi siamo andati uomo contro uomo per non farli sviluppare. Sono stati più bravi in alcune situazioni, in alcuni duelli, ma la situazione è stata molto equilibrata».

 

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