Il 34enne ex United, dopo una partenza a rilento con i viola, è riuscito a mantenere la porta inviolata quattro volte in otto gare di Serie A.
Dopo un anno in cui non ha firmato per nessuna squadra, David De Gea sta vivendo un gran momento con la Fiorentina. L’inizio non era stato promettente, ma ora sembra aver ingranato la marcia.
La rinascita di De Gea, da svincolato di lusso a eroe della Fiorentina
Gli spagnoli di As elogiano l’ex portiere della loro nazionale:
Ha vissuto un anno senza squadra, ora è tornato ai suoi miglior livelli in Italia con la Fiorentina a 34 anni. Il suo addio al Manchester United è stato difficile; aveva concordato uno stipendio dimezzato col club per rinnovare, ma alla fine non se ne fece nulla. Ha trascorso tutta la scorsa stagione da svincolato, rifiutando offerte dall’Al Nassr e il Genoa. Alla Fiorentina ha vissuto una partenza a rilento; ha preso tre gol alla prima di Conference e anche nella sua prima partita in campionato. Da lì ha iniziato a crescere. In otto giornate di Serie A, ha tenuto la porta inviolata quattro volte e ha vinto due premi Mvp (miglior giocatore del match); uno arrivato contro il Milan, dopo aver parato due rigori.
Il portiere spagnolo: «Il gioco con i piedi? Sembra che in porta giochino i centrocampisti»
Ci racconta se nell’anno di stop aveva avuto offerte? Come rispondere agli scettici?
“Non ho giocato, ma non sono stato fermo. Sono rimasto a Manchester ad allenarmi, quindi a Madrid… Sapevo che un giorno sarei tornato, per giocare ai massimi livelli. Mi sono allenato molto duramente, anche se è complicato farlo da soli. Non volevo ritirarmi. Ho passato dodici anni in un club grandissimo come il Manchester United che è ancora la mia casa, il mio cuore sarà sempre lì. Ho ricevuto offerte ma per me era difficile trovare motivazioni dopo tanto tempo a Manchester. Quindi ho deciso di fermarmi per un periodo”.
Che rapporto ha con il gioco con i piedi? Si ricerca troppo nel calcio di oggi?
“Ci sono tante opinioni… Sembra però che in porta giochino i centrocampisti! Il portiere comunque, se il mister lo chiede e fa giocare dal basso, deve avere anche la qualità con i piedi. La cosa più importante per un portiere però è evitare i gol e io credo di essere completo”.