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Del Piero: «Presidenza Figc? Non ho detto no. Ad oggi non c’è nulla di concreto, bisogna sedersi e parlarne»

A Sky: «Mi hanno accostato ad una frangia contro un’altra, ci deve spirito di squadra. Non voglio lavorare contro qualcuno, soprattutto per la Figc»

Del Piero: «Presidenza Figc? Non ho detto no. Ad oggi non c’è nulla di concreto, bisogna sedersi e parlarne»
Db Riyad (Arabia Saudita) 22/01/2024 - finale Supercoppa Italiana / Napoli-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Alessandro Del Piero

In occasione del prepartita prima della Champions, negli studi di Sky è intervenuto Alex Del Piero a proposito di una sua eventuale candidatura a presidente Figc. Nei giorni scorsi si sono rincorse le voci su un suo possibile ruolo di primo piano interno alla federazione, ma nulla di concreto. A Sky Sport, Del Piero ha chiarito la sua posizione.

Del Piero: «Ad oggi non c’è nulla di concreto, bisogna sedersi e parlarne»

Le parole di Del Piero:

«La situazione è molto semplice, non mi sono alzato una mattina e ho deciso di candidarmi. Nessuna componente della Figc mi ha chiesto di ricoprire questo ruolo. Non è che uno si presenta da solo. Io sono una persona aperta e disponibile, da uomo di calcio mi informo su tutto e seguo tutto. Una situazione del genere deve essere presa in considerazione con uno spirito diverso, mi hanno accostato ad una frangia contro un’altra. Io non sono quel tipo di persona. La squadra è fondamentale, un uomo non cambia le dinamiche, ci deve essere uno spirito di squadra per arrivare. Non voglio lavorare contro qualcuno, soprattutto per la Figc».

Del Piero ha poi concluso: «Da qui a dire che è no, non è vero. Ma bisogna sedersi e parlarne. Ma non è così semplice, ad oggi non c’è nulla di concreto»

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Del Piero agita il calcio italiano. Cairo, Lotito, De Laurentiis lo vogliono al posto di Gravina (che però ha i voti)

Il riferimento di Del Piero è a Repubblica che ieri scriveva:

Il telefono di Alessandro Del Piero ha squillato spesso, nelle ultime ore. Lo hanno cercato in tanti per chiedergli la stessa cosa: «Davvero ti candidi alla presidenza della Federcalcio?». E lui ha sorriso, si è schermito, se l’è cavata con una battuta. Lo hanno cercato anche squadre di serie A. Tutti interessati alle sue intenzioni.

Di certo la notizia ha fatto rumore e agitato l’opinione pubblica. Perché Del Piero è un nome che, fuori dai palazzi del pallone, mette d’accordo chiunque. Ma non solo fuori. Di sicuro intorno a lui la pressione perché possa spendersi si fa ogni ora più intensa. L’idea è sostenuta dai presidenti di alcune squadre come Cairo, Lotito, De Laurentiis, Setti. «Mi augurerei una convergenza di tutta la serie A intorno a un nome», dice Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli.

Del Piero ha anche la stima del presidente uscente della Figc (e pronto a ricandidarsi) Gabriele Gravina, che all’ex capitano juventino aveva pensato per il ruolo di capo delegazione della Nazionale, quando ancora Buffon era giocatore. Ora, all’ipotesi di un confronto con un rivale tanto ingombrante, il n. 1 in carica della Federcalcio risponde sventolando il consenso: «Le componenti sono dalla mia parte, ho la consapevolezza di avere numeri molto importanti». Potrebbe sfoderarli presto per annunciare la discesa in campo. E certo non ha intenzione di fare passi indietro a causa dell’indagine penale a suo carico, di cui si attende ancora l’esito. Insomma, Gravina è sereno.

Del Piero è pronto a sfidarlo? Di certo un consenso univoco è il motore per spingere la sua ambizione. Perché un impegno simile avrebbe conseguenze non trascurabili sulla sua vita — abita tra Madrid e Torino, gli uffici della Federcalcio sono a Roma — ma anche sui suoi introiti: i ruoli da volto televisivo di Sky e testimonial pubblicitario gli garantiscono somme più interessanti dei 240 mila euro che incassa oggi il presidente Figc. 

 

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