A Oggi: «Poteva anche dire sul palco “ok va bene” e poi continuare a pensare ciò che vuole. Altre colleghe l’hanno battuta, e di loro ne ha dette di tutti i colori»
Elisa Di Francisca torna sulla mancata riappacificazione con Valentina Vezzali. Questa mattina su “Oggi” la Di Francisca ha rilasciato un’intervista nella quale ribadisce il poco feeling con la collega: «La verità è che abbiamo due forti personalità. Le ho offerto di far pace e lei poteva anche dire sul palco “ok va bene” e poi continuare a pensare di me ciò che vuole».
Leggi anche: Vezzali e Di Francisca, il rancore non muore mai. Valentina rifiuta la pace: «Umanamente non sei il massimo»
Di Francisca: «Altre colleghe l’hanno battuta, e di loro ne ha dette di tutti i colori»
L’atleta della fiamme oro continua:
«Siamo entrambe poliziotte, pratichiamo lo stesso sport. L’ho fatto per distendere il clima e per dirci “ciao” in corridoio quando ci incontriamo. Neanche ci salutiamo e per questo ho ritenuto giusto provarci. Intendiamoci, lei è una leggenda, ha vinto tantissimo. Ma quando la batti diventi la sua nemica numero uno e iniziano rapporti tesi anche fuori dalla pedana. È successo ai Mondiali di Antalya del 2009, ai campionati italiani a Siracusa nel 2010, a un Europeo del 2011 a Sheffield e anche dopo. Lì sono nati i dissapori. Altre colleghe che l’hanno battuta, e delle quali ha detto di tutti i colori, sono state zitte. Io no».
«La Vezzali non ha mai accettato la sconfitta al Mondiale 2009, ma spero in una pace»
Dopo il diverbio avvenuto alla festa dei 70 anni delle Fiamme Oro tra Valentina Vezzali e Elisa Di Francisca, quest’ultima ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera sull’accaduto.
«Per me la pace con Valentina si può sempre fare» ha dichiarato la Di Francisca.
Qualcuno sostiene che la sua proposta di pace fosse un trucco furbo per provocare Vezzali. È vero?
«Ma no, non lo era. Pensavo anzi che fossimo nel momento giusto per chiarire, una volta per tutte. Ritenevo che in un giorno di festa fosse possibile accantonare cose che appartengono ormai al passato e mandare un segnale di pace. E invece…».
La risposta di Vezzali l’ha sorpresa?
«Un po’ la conosco, ovviamente anche sul piano caratteriale. Un’altra volta ci eravamo già viste e avevo tentato… Diciamo che un po’ ci speravo. Ma evidentemente non è così».
Se a mente fredda Valentina ci ragiona e arriva alla sua stessa conclusione, ovvero che si può voltare pagina, lei che cosa direbbe? Nel futuro questa benedetta pace arriverà?
«Io ci spero sempre. Mettiamo da parte tutta la rivalità: purtroppo è andata anche oltre le pedane perché è stata lei a portarla fuori dal mondo della scherma. Siamo due campionesse che hanno vinto, siamo due poliziotte, siamo due mamme, abbiamo una certa età: una svolta servirebbe pure per mettere il prossimo nella condizione di non essere in imbarazzo».
Tutto nasce al Mondiale 2009, quando lei batte Vezzali…
«Sì, fondamentalmente da quando ha cominciato a perdere contro di me. Lei non ha mai accettato la sconfitta».