Più di 78.000 membri beneficiavano dello streaming illegale, una frode per oltre 42 milioni di euro. La Guardia Civil ha identificato come responsabile uno specifico utente
La Guardia Civil ha riferito in un comunicato stampa di aver disattivato “il canale di streaming più importante della Spagna“, in quella che definisce “Operazione Corsaro Blu“. Lo riferisce Marca che descrive i dettagli dell’operazione. In altre parole, la polizia spagnola ha inflitto un duro colpo al “pezzotto spagnolo” e senza l’ausilio del Piracy Shield. Il canale “trasmetteva in diretta le partite di calcio di Prima e Seconda Divisione. L’indagine è avvenuta a seguito di una denuncia di LaLiga e Movistar“.
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Spagna-Pezzotto 1-0, arrestato un uomo considerato responsabile di diversi reati
“Secondo la Guardia Civil, più di 78.000 membri hanno beneficiato della trasmissione e stimano in più di 42 milioni di euro l’importo frodato a «due note società spagnole»“. La polizia ha sottolineato che tutti i canali sono stati bloccati ed eliminati.
Senza andare troppo nel dettaglio, il “pezzotto spagnolo” permetteva di vedere gratuitamente le partite di calcio della prima e della seconda divisione spagnola.
“Gli accertamenti effettuati hanno consentito di identificare come responsabile dei fatti uno specifico utente della piattaforma. L’operazione è culminata con l’accertamento di un uomo di 37 anni per un reato legato al mercato e ai consumatori. Si è inoltre ottenuto il blocco e l’eliminazione di tutti i canali dell’applicazione di messaggistica istantanea su cui si guardavano le partite, nonché l’eliminazione del codice di programmazione utilizzato illegittimamente“, aggiunge il comunicato della Guardia Civil.
Tutto questo, senza l’ausilio del Piracy Shield.
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La lotta al pezzotto blocca Google Drive, il clamoroso errore di Piracy Shield (Repubblica)
Piracy Shield, la piattaforma antipezzotto, ieri sera ha commesso un clamoroso errore, bloccando per sbaglio Google Drive un sistema che consente di creare e archiviare i propri documenti.
Scrive Repubblica:
Piracy Shield è una piattaforma che funziona in modo molto particolare. In sintesi: tramite questa piattaforma donata dalla Lega Serie A ad Agcom, i broadcaster segnalano alla stessa Agcom i siti che trasmettono illegalmente i loro contenuti. Questa segnalazione viene inoltrata ai provider internet (per capirci, parliamo dei vari Tim, Wind, Vodafone, ma anche quelli secondari) che devono rapidamente (entro 30 minuti…) inibire quegli indirizzi. Tutti quelli segnalati, senza poter verificare (esiste una lista di indirizzi che non possono essere abbattuti per la sicurezza del Paese, detta white list). Ecco, in questa catena qualcosa è andato storto, sabato sera. Perché a essere inibito, prima dell’ora di cena, è stato il dominio che serve per scaricare i file da Google Drive.