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Dybala, il migliore della Roma, è diventato un ospite di lusso. Può andare via a gennaio

La Gazzetta. Il punto resta il rinnovo automatico se scattano 14 o 15 partite. I Friedkin non sembrano aver voglia di spendere tanti soldi per lui

Dybala, il migliore della Roma, è diventato un ospite di lusso. Può andare via a gennaio
Dc Roma 25/08/2024 - campionato di calcio serie A / Roma-Empoli / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Paulo Dybala

A Roma in questa stagione il calcio è paradosso. Ma diremmo pure qualsiasi progettualità aziendale. Paulo Dybala è – secondo quanto riporta Gazzetta – nuovamente in dubbio. Di nuovo sul mercato. Ad agosto era stato acclamato dal popolo come il grand’uomo che rinunciò ai soldi arabi, oggi non sono in pochi quelli che criticano la scelta della sua permanenza.

Di sicuro è il giocatore più affermato e il più forte. Di ciò che succede a Trigoria è necessario un piccolissimo recap: la Roma rinnova De Rossi a giugno, Lina Souloukou lo licenzia dopo un mese di campionato, poi assume Juric ma si dimette. Alla fine viene licenziato pure Juric che al mercato mio padre comprò. Senza dimenticare che i Friedkin avrebbero voluto sbolognarlo in Arabia Saudita.

Il succo è che il potenziale rinnovo fino al 2026 è legato a circa 14/15 gare da almeno 45 minuti da giocare in questa stagione. Se arriva a quella cifra di gare, il rinnovo scatta in automatico.

Dybala o non Dybala? Trigoria non dev’essere un luogo semplice

Va detto che ora l’eventuale ritorno di Ranieri non sarebbe che la pezza a colori per mostrare un’improvvisa ritrovata romanità nei Friedkin che in realtà di queste velleità se ne fanno ben poco. Si tenterà di dare dignità al volto tecnico della Roma e intanto provare una ricostruzione sul mercato che abbia un senso. Secondo la Gazzetta, proprio da Dybala potrebbe partire questa epurazione e già (addirittura) da gennaio:

“Il culmine di una lunga serie di episodi “strani” si è avuto quando l’ex tecnico Ivan Juric la settimana scorsa ha annunciato nel pregara col Bologna che Dybala non avrebbe giocato per «un dolorino, non un vero infortunio, ma visti i tanti infortuni del passato non se la sente». Lui, la Joya, pensava di sostenere il provino decisivo più tardi, nella seduta pomeridiana, ed invece è finito tra i non convocati, in tribuna: sorpreso, ma forse non troppo, ripensando ai soli 24’ in campo col Verona e alla panchina col St Gilloise in Europa League. E proprio i retropensieri sulle ultime scelte del croato, che gli saranno sembrate forse imposte dall’alto, hanno riportato indietro le lancette al clamoroso no all’Arabia dell’argentino di fine agosto.

[…] Sul più bello, invece, Paulo ha detto no, facendo saltare i piani del club, che non era più convinto evidentemente di puntare su un talento da 8 milioni di euro a stagione, fragile e discontinuo dal punto di vista fisico (dal 2022-2023 13 infortuni, 164 giorni di stop e 35 gare saltate).

E allora si può di certo affermare che la diffidenza di Dybala nei confronti del club è ai massimi livelli al momento. E se non arriverà un tecnico che esplicitamente dichiarerà di voler puntare tutto su di lui, lo scenario davanti agli occhi per gennaio tornerà quello di fine agosto: ovvero una possibile cessione. Una domanda resta d’attualità: quante gare l’argentino da almeno 45’ potrà giocare dalla ripresa di campionato in poi? Mistero”.

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