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Errani: «Pensavo di smettere dopo l’Olimpiade, ma smettere ora sarebbe un peccato»

Alla Gazzetta: «Jasmine è fortissima. Mi mi fa mille domande al giorno e io sono onorata di poterle dare una mano per quello che mi è possibile»

Errani: «Pensavo di smettere dopo l’Olimpiade, ma smettere ora sarebbe un peccato»
Italy's Sara Errani (R) and Italy's Jasmine Paolini (L) react while playing against Czech Republic's Karolina Muchova and Czech Republic's Linda Noskova during their women's doubles semi-final match on Court Suzanne-Lenglen at the Roland-Garros Stadium during the Paris 2024 Olympic Games, in Paris on August 2, 2024. (Photo by Patricia DE MELO MOREIRA / AFP)

Sara Errani torna a vestire l’azzurro per la Billie Jean King Cup e lo fa da campionessa olimpica in doppio, con la stessa Jasmine Paolini che nel frattempo è cresciuta così tanto da toccare le vette del tennis. La sua intervista alla Gazzetta dello Sport.

Errani: «Jasmine è fortissima, mi fa mille domande al giorno»

Lei è la veterana del gruppo, un po’ una vice-capitana.

«Veterana è un bel modo di dire che sono la più vecchia, vero? Scherzi a parte, sì. Ho sicuramente tanta esperienza in questo tipo di competizione e se posso essere utile in qualche modo, dare un consiglio, una spinta anche fuori dal campo, sono molto orgogliosa di poterlo fare».

Tre Fed Cup vinte. Ora si chiama Billie Jean King Cup ma la sostanza non cambia.

«È così, ho vissuto tante emozioni e ho tantissimi bei ricordi che mi legano alla maglia azzurra. Forse la vittoria di Cagliari, nel 2013 contro la Russia, è stata la più bella. In casa, sulla terra».

Con questa formula il doppio è fondamentale.

«Io e Jasmine abbiamo voglia di dare il nostro contributo. Credo che questa squadra possa fare davvero bene».

Paolini ha detto che grazie a lei è cresciuta tanto.

«Lei è molto gentile, ma non ha bisogno del mio aiuto perché è fortissima. Io ho cercato di trasferirle la mia esperienza. Jasmine mi fa mille domande al giorno e io sono onorata di poterle dare una mano per quello che mi è possibile».

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L’oro olimpico l’ha caricata, andrà ancora avanti?

«Pensavo di smettere dopo l’Olimpiade, ma smettere ora sarebbe un peccato. Con Jasmine abbiamo ancora tanti sogni da realizzare».

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