In conferenza: «Domani non è decisiva. Abbiamo bisogno di fare più vittorie di seguito. Non penso Theo sia stanco mentalmente. È una questione di adattamento»
Paulo Fonseca, allenatore del Milan, in conferenza stampa presentare la partita tra Milan e Juventus, valida per la tredicesima giornata di Serie A e in programma domani alle 18:00 a San Siro. Le sue parole riportate da Tmw.
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Fonseca: «Domani è decisiva? No, è importante»
Alla Juve manca Vlahovic
«La Juve si sa adattare bene ai giocatori disponibili. Non so se giocherà Weah, lui lo conosco bene perché ha lavorato con me non da attaccante, ma avranno intenzioni diverse rispetto a quando c’è Vlahovic. Weah è molto veloce nella profondità, sarà diverso e magari dobbiamo fare attenzione a questi movimenti in profondità di Timothy e non al lavoro spalle alla porta».
Che caratteristiche ha Sinner? Le vorrebbe anche nella sua squadra?
«È stato un piacere sostenere un milanista come Sinner. Lui ha tante cose buone che vorrei vedere nella mia squadra, anche se fa uno sport individuale. La sua capacità di concentrazione è impressionante, non sbaglia quasi mai perché è molto focalizzato. Ovviamente mi piacerebbe vedere lo stesso nella mia squadra».
Domani è decisiva?
«No, è importante. Non posso tra l’altro dire che la partita con la Juve è più importante di quella con l’Empoli, perché abbiamo bisogno di fare più vittorie di seguito. Noi siamo il Milan, abbiamo tanto rispetto per la Juve, ma non abbiamo paura».
Nelle due partite spalle al muro, contro Inter e Real Madrid, la sua squadra ha tirato fuori una grande prestazione. È più tranquillo per domani?
«Non sento pressione per questo tipo di partite. È una questione di motivazione. È facile capire che contro Inter, Juve, Real Madrid si è motivati, poi è più difficile andare a Cagliari e trovare la stessa motivazione. Poi la pressione c’è sempre: chi sta nel Milan ha pressione tutti i giorni».
Morata lo vede motivato da ex?
«È importante avere Rafa e Morata in un buon momento, possono fare la differenza in questo tipo di partite. In allenamento li ho visti molto bene, molto motivati e mi aspetto che facciano vedere questo anche domani».
Il Milan domani ha un uomo d’area, la Juve no.
«Noi vogliamo essere sempre offensivi e facciamo bene offensivamente. Ma non dipendiamo da un calciatore, tutti dipendono da tutti. La Juve è molto forte difensivamente».
Tattica come a Madrid?
«Penso che sarà una partita diversa. Credo che la Juve sia più forte difensivamente del Real Madrid, come squadra difendono meglio».
I gol subiti non sono migliorati…
«Non voglio scappare dal problema della squadra, che è la fase difensiva. Ho avuto la fortuna di avere molti difensori qui durante la sosta e abbiamo lavorato tanto sulla linea difensiva e mi aspetto che la squadra possa progredire».
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Come sta Theo?
«Theo è un grandissimo calciatore, per me è il miglior terzino sinistro del mondo e non ho dubbi su questo. È stata una questione di adattamento. Abbiamo parlato in questi giorni, lui sta imparando cose che sono importanti e mi è sembrato, in questa settimana, più motivato che mai. E questo è un segnale importante per avere Theo al massimo livello».
Jovic convocato?
«Jovic non sta bene. Camarda sarà convocato».
Come si raggiunge l’equilibrio invocato da Ibra?
«Lei vuole tre mediani (ride, ndr). Io sono d’accordo con Zlatan: dobbiamo trovare questo equilibrio. Noi già abbiamo fatto prestazioni equilibrate e contro le squadre migliori, quindi la squadra ha capacità. Penso che sia soprattutto un problema di concentrazione e di atteggiamento, per come affrontiamo le partite contro le squadre più piccole».
Deschamps ha detto che Theo è stanco psicologicamente… Fonseca però evita di commentare:
«Ho parlato con Theo. Penso che non sia stanchezza mentale. È una questione di adattamento. Ma non voglio commentare le parole di Deschamps».
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Come sta Gabbia?
«Sta bene, è pronto per giocare”.
Milan ultimo per duelli vinti e palle recuperate.
«Può essere una questione di caratteristiche, non siamo una squadra molto aggressiva in fase difensiva. Ma certi recuperi si contano in tutto il campo. Stiamo lavorando molto sui duelli, sull’anticipo, sull’uno contro uno».
Nei big match, ha sempre sorpreso con la formazione: ci sarà anche domani una fonsecata?
«Non sto inventando niente di nuovo. Dobbiamo fare attenzione alle caratteristiche della Juve, ma non sarà niente di nuovo».
La Juve ha fatto 4-4 con l’Inter quando è uscito Vlahovic…
«Mi piace molto la Juve, è una squadra diversa dall’anno scorso e sono offensivamente forti. Si parla molto di Vlahovic, ma i giocatori più determinanti sono gli esterni».
È l’ultima chance Scudetto per il Milan secondo Fonseca?
«È una partita importante».
Leao in Portogallo ha detto che deve essere più egoista…
«Io capisco ciò che Rafa ha detto. Io penso che lui voglia dire che deve essere più decisivo, sono d’accordo. Penso che Rafa può essere più decisivo. Sta lavorando per riuscirsi, non ho dubbi su questo».
Come cambiare la mentalità?
«È un problema di testa, non ho problemi a dirlo. Dopo Madrid ho detto che sarebbe stato più difficile vincere a Cagliari: non l’ho detto perché sono pazzo, ma perché volevo mandare un messaggio al gruppo. Per questo ne ho parlato tanto. Io so che questa squadra si rilassa un po’ contro le piccole, io ho voluto il contrario provando a farlo capire. Credo che non l’abbiamo capito bene. A Madrid giochiamo, bene, vinciamo, siamo tutti euforici, poi andiamo a Cagliari prima della sosta e ci ho provato a mandare un messaggio. So che questa squadra ha difficoltà a motivarsi come hanno fatto contro il Real Madrid. Succede spesso alle squadre che giocano in Champions League. Voi pure siete più motivati a fare il vostro lavoro al Bernabeu che a Cagliari, ma noi dobbiamo combattere questo questo».
Loftus-Cheek può giocare da esterno come Musah a Madrid?
«Non lo so perché non l’ho provato».
Questa squadra può fare una serie di vittorie?
«Ho parlato di questo oggi con i giocatori. Noi abbiamo bisogno di vincere diverse partite di seguito e abbiamo queste capacità. Dobbiamo farlo se vogliamo lottare per lo Scudetto».
Cosa fa essere ottimista Fonseca?
«Come i giocatori si formano sulle nostre idee, come la squadra sta progredendo, poi perché io sono sempre positivo e i giocatori lavorano bene”.
Loftus-Cheek sembra un po’ morbido… Per Fonseca invece:
«Tutti i giocatori qui hanno avuto opportunità per diverse molte. Io sono contento di Loftus-Cheek. Ha avuto difficoltà all’inizio, non è un giocatore di spazio, ma di trasporto palla. Col Napoli ha fatto una bella partita. Solo che io ho anche Pulisic e Reijnders in un buon momento. Quindi è più difficile per Loftus».
Al Milan servono rinforzi a gennaio, nonostante quanto detto da Ibra e Moncada?
«Abbiamo delle soluzioni qui, come Bennacer, non manca tanto tempo perché torni in rosa. Lui può fare la posizione di Fofana. In settimana parlavo col mio staff di Fofana: se ha un problema chi gioca al suo posto? Loftus può essere una soluzione lì, adattato, anche Musah può farlo. Sarebbero adattati, ma possono fare quel ruolo fino al ritorno di Bennacer. Theo è l’unico terzino sinistro, ma possiamo giocare col destro lì: io ho fiducia in Bartesaghi, può aiutare la squadra; mi piace molto, ha condizione per giocare nella nostra squadra se non c’è Theo. Il Milan Futuro è un contesto totalmente diverso. Anche per Camarda è più difficile giocare col Milan Futuro. Camarda, Bartesaghi e Zeroli hanno meno difficoltà con noi che in Serie C. Il mercato di gennaio non è facile, fare arrivare dei giocatori e farli adattare velocemente».