Da Torino: «Dobbiamo invece unire le decisioni, creare un’unica piattaforma digitale tra Atp, Wta (femminile) e i Grandi Slam»
Andrea Gaudenzi, presidente dell’Atp, nella tavola rotonda con i giornalisti, all’interno del quartier generale dell’organizzazione del torneo torinese ha rilasciato alcune dichiarazioni. Idee e proposte su come, secondo lui, il sistema tennis può migliorare. Gaudenzi ha un’idea chiara:
«Oggi il tennis ha un miliardo di spettatori ma sui media monetizza l’1,3%. La domanda c’è, è la capacità di venderlo che manca. Chiunque abbia inventato questo gioco alla fine dell’Ottocento era un genio. Il tennis giocato non si tocca. Non credo che accorciare il formato del nostro sport risolva il problema. Anzi, le partite più belle e che si ricordano a lungo sono quelle che durano 3 set su 5, tanto che io vorrei giocare 3 su 5 anche le finali dei tornei 1000. Quello che dobbiamo fare meglio è spezzettare il prodotto e darlo su canali diversi, in forme diverse, in funzione dell’audience, privilegiando contenuti short per i più giovani e valorizzando le storie fuori dal campo che il tennis può raccontare. La nostra idea, per esempio, è incentivare prodotti come quello che Netflix ha deciso di chiudere».
Gaudenzi: «Tanti problemi perché le decisioni sul tennis vengono prese da 7 board differenti»
L’idea del presidente Atp:
«Dobbiamo unirci a Wta e Grande Slam per creare un’unica piattaforma digitale che consenta all’appassionato, con un solo abbonamento, di vedere tutto. Allo stesso tempo dobbiamo massimizzare la distribuzione, ci sono le pay tv, le tv in chiaro che sono molto importanti per noi. Tutto questo fa parte del nostro piano One Vision per un’unica governance. I nostri problemi derivano dal fatto che le decisioni sul tennis vengono prese da 7 board differenti. Stiamo lavorando con la Wta sul progetto Tennis Ventures per l’unione dei diritti commerciali dei due tour, contiamo di chiudere entro la fine del 2025. Ma per me dovremmo unirci anche agli Slam».
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