Alcuni tifosi si sono lamentati dell’uso di gas lacrimogeni da parte della polizia greca, altri sono stati spinti mentre facevano la fila per entrare nello stadio
Grecia-Inghilterra, lacrimogeni sui tifosi inglesi prima della partita. La Fa apre un’indagine. Il Telegraph segnala un trattamento poco carino ricevuto dai tifosi inglesi in trasferta in Grecia in occasione della partita di Nations League di ieri sera. “I tifosi inglesi hanno avuto difficoltà a entrare nello Stadio Olimpico prima della vittoria della Nations League contro la Grecia, segnalati gas lacrimogeni lanciati dalla polizia e sostenitori spinti contro le recinzioni“. Grecia-Inghilterra è poi finita 0-3.
Grecia-Inghilterra, la denuncia dei tifosi inglesi
Secondo quanto riporta il quotidiano inglese, “la Federazione calcistica sta ora indagando sul trattamento riservato ai 3.500 tifosi in trasferta presenti alla partita vinta per 3-0 ad Atene. La polizia in tenuta antisommossa con scudi e manganelli ha radunato i tifosi mentre facevano la fila per entrare nei 70.000 posti esauriti, con molti che non sono riusciti a entrare nello stadio prima del calcio d’inizio alle 21.45 ora locale. Alcuni si sono lamentati dell’uso di gas lacrimogeni e hanno detto che i tifosi sono stati spinti mentre facevano la fila per entrare nello stadio“.
L’Inghilterra ha vinto in trasferta per 3-0 con i gol di Watkins e Jones, nel mezzo l’autogol di Vlachodimos. All’andata la Grecia ha espugnato Wembley 1-2.
Il paradosso dell’Inghilterra di Carsley: tutti in attacco, ma poche azioni pericolose (Guardian)
Il Guardian commenta così la sconfitta:
Lee Carsley ha fatto qualcosa che poteva sembrare impossibile poche settimane fa: un tributo alle tattiche di Gareth Southgate. E la risposta qual è stata? Giocatori talentuosi confusi che corrono per il campo senza una direzione precisa. Il pareggio di Bellingham sembrava aver salvato la giornata ai tifosi, prima che la Grecia infliggesse il vantaggio. Senza dubbio il ct ha tutte le buone intenzioni per fare qualcosa di decente e cercando di ottenere un ruolo principale [ora è ad interim, ndr], ma ad oggi il suo tentativo di emulare Southgate è stato vano contro una squadra abbastanza battibile.
Giocare con tutti gli attaccanti era l’occasione perfetta per Carsley di convincere la Federazione inglese. Ma ha mostrato il perché in 90 minuti giocare con tutti in attacco non è il modo corretto di creare un tipo di gioco coerente. Paradossalmente l’Inghilterra non ha prodotto molte azioni da gol. Una squadra che si disponeva in modo aperto in campo, ma che ha lasciato numerosi spazi agli avversari; tutto molto figo e sotto controllo, certo… un’improvvisazione musicale ma senza gli strumenti adeguati.
Cole Palmer faceva il centrocampista, Foden ronzava dietro un falso nove [Bellingham] che non fa solo quello. A volte l’Inghilterra non riusciva nemmeno a tenere palla. Solo a Rice affidate le chiavi di tutto il centrocampo, doveva anche coprire gli spazi sugli esterni.
Nel secondo tempo nessun cambio tattico. Il Guardian prosegue:
E la Grecia ha preso il comando. Nei minuti finali hanno optato per un 4-4-2, un affascinante ritorno al passato. E’ andata un po’ meglio, perché perlomeno sapevano tutti cosa dovevano fare. Ma la Grecia, ostinata, è riuscita a vincere. Dell’Inghilterra rimane un ritorno di fiamma tattico abbastanza disastroso.