Guardiola versus Carsley: «Non sarò io a dire a Grealish di non rispondere alla convocazione, ma per il City è indisponibile. Si è allenato solo 20 minuti»
La tensione tra club e nazionale è esplosa in modo clamoroso, con Pep Guardiola e Lee Carsley (c.t. ad interim dell’Inghilterra) in rotta di collisione. Il motivo del litigio: la convocazione di Jack Grealish in nazionale, nonostante il centrocampista del Manchester City non giochi da quasi tre settimane a causa di un infortunio muscolare. Secondo quanto riportato dal Telegraph, Grealish è stato incluso nella rosa inglese per le prossime partite di Nations League contro Grecia e Irlanda, nonostante non abbia giocato con il suo club dal 20 ottobre. Guardiola, furioso per la convocazione, ha messo in discussione la decisione di Carsley, ricordando come il giocatore non si fosse allenato per ben 17 giorni, dichiarando che «oggi è stato il primo allenamento con la squadra e ha lavorato per 20 minuti.»
Il tecnico spagnolo non ha risparmiato critiche, sottolineando che il lavoro in palestra per pochi minuti non può essere considerato un allenamento serio. «È stato in palestra per qualche minuto, sì, negli ultimi due giorni. È una domanda per il ct del Regno Unito. Non sono coinvolto. Possono selezionare chi vogliono.»
Guardiola difende la sua posizione
Guardiola ha insistito sulla sua versione dei fatti, raccontando che il giocatore aveva “due o tre ricadute” e non era riuscito a ritrovare il ritmo. Il suo approccio al recupero è chiaro: «Quando i giocatori sono in forma e non hanno avuto problemi nelle ultime settimane, sono felice che vadano con le loro nazionali. Ma quando non sono in forma, è un altro discorso.»
Scrive il Telegraph:
“Guardiola ha detto di aver parlato con Grealish riguardo alla questione e che il giocatore aveva espresso il desiderio di unirsi alla squadra, una decisione che, ha detto il tecnico del City, non lo ha sorpreso. Alla domanda su cosa avesse detto Grealish, Guardiola ha risposto: ‘Voglio andare in nazionale’. L’episodio di Grealish non è il primo scontro di Guardiola con l’Inghilterra quest’anno per uno dei suoi giocatori. Il mese scorso Guardiola ha rivelato di non essere mai stato così arrabbiato come quando John Stones si è infortunato durante un’amichevole dell’Inghilterra contro il Belgio a marzo, dopo la quale il difensore ha iniziato solo un’altra partita in Premier League in quella stagione”.
L’allenatore del City ha anche espresso il suo disappunto per la mancanza di comunicazione tra lui e il ct inglese. Nonostante Carsley avesse dichiarato di essere stato “in pieno contatto con lo staff medico” del Manchester City, Guardiola ha risposto: «Non mi hanno detto che hanno parlato.» Il tecnico del City ha evidenziato che, sebbene Grealish possa beneficiare di un po’ di tempo con la nazionale, la priorità deve essere quella di recuperare completamente. «Non sono io a dire: ‘Non puoi andare’. Ma per la mia squadra domani, non è in forma e non può giocare» ha concluso Guardiola, esprimendo chiaramente la sua posizione.
La situazione di Jack Grealish è solo l’ultimo episodio di un lungo dibattito che vede i club di Premier League e le nazionali in continuo conflitto. Le difficoltà di Guardiola con le convocazioni internazionali evidenziano una problematica crescente per molti allenatori, costretti a gestire i giocatori che non sono in piena forma ma vengono comunque chiamati per rappresentare il proprio paese. In attesa di sviluppi, resta da vedere se questa disputa segnerà un nuovo capitolo nel conflitto tra i club di Premier League e le nazionali, un tema sempre più rilevante nell’attuale panorama calcistico internazionale.