Lo sfogo su Instagram della tennista romena che fu squalificata quattro anni (poi ridotti a nove mesi) mentre la Swiatek ha avuto appena un mese
Simone Halep ha mostrato tutta la sua rabbia per la breve squalifica ricevuta da Iga Swiatek (appena un mese). L’ex numero uno del mondo è stata sospesa per nove mesi per doping nel 2022. Su Instagram ha voluto denunciare la differenza di trattamento tra il suo caso e quello di Iga Swiatek risultata positiva alla trimetazidina. Le Parisien ha raccontato lo sfogo di Halep.
“È una decisione che non piace a Simona Halep. L’ex numero uno del mondo ha reagito duramente su Instagram alla sanzione inflitta a Iga Swiatek, risultata positiva alla trimetazidina durante un test effettuato il 12 agosto, tre giorni prima del suo ingresso al torneo di Cincinnati. «Mi siedo e cerco di capire, ma mi è davvero impossibile capire una cosa del genere», critica l’attuale 833esima del ranking WTA, anche lei sospesa nel 2022. Mi alzo e mi chiedo perché ci sia una differenza così grande trattamento e giudizio? Non trovo e non credo che possa esserci una risposta logica»“.
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La squalifica di Simone Halep e le differenze con quella di Iga Świątek
Prosegue il quotidiano francese: “A seguito di un test positivo al roxadustat, un prodotto vietato dalla Wada (Agenzia mondiale antidoping), che consente un migliore apporto di ossigeno e favorisce la produzione di globuli rossi, la rumena ha ricevuto una sospensione di 4 anni. La sua sanzione è stata poi ridotta a nove mesi dopo il suo ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport. Iga Świątek è stata sanzionata un mese dopo la sua positività“.
La conclusione della Halep è stata che: «Non può che trattarsi di cattiva volontà da parte dell’Itia (International Tennis Integrity Agency) l’organizzazione che ha fatto di tutto per distruggermi nonostante l’evidenza“, continua. (…) L’ingiustizia di cui sono stata vittima è stata dolorosa, è dolorosa e forse lo sarà sempre. Com’è possibile che in casi identici accaduti nello stesso periodo l’Itia abbia approcci completamente diversi a mio discapito?».