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I Friedkin a Roma. Neanche la partita col Bologna può salvare Juric (Messaggero)

“Mancini o Allegri sarebbero la soluzione più semplice per acquietare una tifoseria in subbuglio. Ad oggi, però, nessuno dei due è stato chiamato. Nemmeno sondato con un sms”.

I Friedkin a Roma. Neanche la partita col Bologna può salvare Juric (Messaggero)
Tirana (Albania) 25/05/2022 - finale Conference League / Roma-Feyenoord / foto Image Sport nella foto: Dan Friedkin

I Friedkin oggi a Roma. Ormai Juric è al capolinea, neanche la partita col Bologna può salvarlo. Richiamare De Rossi non è nei programmi. Si sono fatti i nomi di Mancini e Allegri per la panchina giallorossa, ma al momento nessuno dei due allenatori è stato contattato.

Scrive “Il Messaggero“:

Siamo arrivati all’ultima spiaggia. E stavolta i Righeira con l’intramontabile Vamos a la Playa che veniva suonato e ballato malinconicamente sulle tribune del Re Baldovino giovedì sera, non c’entrano nulla. Con lo sbarco dei Friedkin in città – a meno che l’aereo che ha prenotato lo slot a Ciampino in mattinata non atterri clamorosamente senza Dan e Ryan – la sensazione è quella di essere all’alba di una nuova rivoluzione. L’ennesima.

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Juric al capolinea

Che Juric sia arrivato al capolinea è ormai il segreto di Pulcinella. Al tecnico croato probabilmente non basterà nemmeno vincere contro il Bologna. Perché quando i Friedkin si muovono, lo fanno per decidere e cambiare. È stato così con Mourinho, lo scenario si è ripetuto con De Rossi, sarebbe anomalo non accadesse anche per Ivan. Sinora a salvarlo è stato il temporeggiare della proprietà, il non voler sconfessare una scelta che secondo il comunicato, da loro sottoscritto lo scorso 23 settembre, avrebbe dovuto con l’addio di Daniele rappresentare «la strada giusta per puntare ai trofei in questa stagione». Ma c’è anche dell’altro.

Mancini o Allegri potrebbero acquietare la tifoseria ma non sono stati chiamati

Perché dopo Fiorentina-Roma c’è stata molta incertezza se fosse il caso di affidare la squadra ad un altro traghettatore (il nome
più papabile rimane in quest’ottica Ranieri che poi in un secondo momento potrebbe ricoprire il ruolo di dt) oppure virare decisamente su figure che potessero garantire, almeno agli occhi della piazza, un futuro. Il problema è che per questo secondo profilo i nomi sondati e proposti dalla Retexo di Gould – Mancini, Terzic, Lampard, Sousa e Potter – convincono fino ad un certo punto. E se richiamare De Rossi (come ha suggerito in tempi non sospetti il ds Ghisolfi) non è nei programmi, il rischio di commettere lo stesso errore fatto con Ddr (far
firmare un pluriennale quando già esistevano dei dubbi) è dietro l’angolo. Qualcosa però va fatto.
Subito. Mancini o Allegri sarebbero la soluzione più semplice per acquietare una tifoseria in subbuglio e disorientata ma anche la più onerosa (e alla voce allenatore l’esborso è già di 5 milioni). Ad oggi, però, nessuno dei due è stato chiamato. Nemmeno sondato con un sms. Così Juric, suo malgrado, è pronto a sedersi sulla panchina della Roma anche domani sapendo che con la sosta potrebbe/dovrebbe cambiare tutto”.

 

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