Per Ranieri esordio in trasferta contro il Napoli che vuole riprendersi il primato ma Conte non perde per due volte di fila da quando allenava l’Atalanta
Questa sera Napoli-Roma. Il bentornato di Ranieri in Serie A rischia di essere piuttosto amaro. Non solo perché l’esordio è contro il Napoli che vuole tornare in classifica ma anche perché Conte non perde due partite di fila in casa dal 2009. Lo scrive il Corriere della Sera con Luca Valdiserri.
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Conte non perde due partite di fila in casa da quando allenava l’Atalanta
Scrive Valdiserri:
Per il terzo ritorno di Ranieri sulla panchina giallorossa si è scomodato anche l’account Instagram della Lega serie A, che ha pubblicato una foto del tecnico romano sorridente con questa didascalia: «Di nuovo in servizio» (tra i tanti like c’è stato anche quello di Daniele De Rossi).
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Il benvenuto al sor Claudio, però, rischia di rimanere solo sulla carta per almeno tre motivi: 1) l’esordio è in trasferta contro il Napoli che vuole riprendersi il primato; 2) l’ultima volta che Antonio Conte ha perso per due volte consecutive in casa risale al 2009, quando allenava l’atalanta; 3) dopo il Napoli, in una settimana, la Roma incontrerà Tottenham (a Londra) in Europa League e Atalanta in campionato. Conte, recupera Lukaku e Lobotka e sceglie la formazione titolare. Confermati Politano e Kvara (che non segna al Maradona da due mesi) come esterni: sulle fasce laterali il Napoli dovrebbe avere il predominio. Ranieri ha convocato Dybala e Hummels, ma è probabile che vadano tutti e due in panchina.
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Ciro Ferrara: «Quando io e Careca disobbedimmo a Ranieri e continuammo a giocare a biliardino»
Ciro Ferrara intervistato dalla Gazzetta dello Sport, a firma Antonio Giordano.
Parla del Napoli di Ranieri.
«Il suo Napoli fu il primo del dopo-Maradona, con tutto ciò che una separazione del genere potè creare nell’ambiente. Un trauma collettivo. Ma Ranieri fu bravissimo, sapeva di innovazioni, soprattutto nella fase difensiva, in cui scorgevi principi di Sacchi».
Andaste bene.
«Chiudemmo quarti, che voleva dire Coppa Uefa, perché la Coppa dei Campioni era riservato soltanto ai vincitori del titolo. E partimmo discretamente anche nella sua seconda annata, con l’1-5 a Valencia, la cinquina di Fonseca».