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Il CorSera non capisce perché a Fonseca non si perdona mai nulla e Motta gode di particolare indulgenza

Thiago Motta è sostenuto da una claque professionale, specializzata nell’esaltare il presente e nel denigrare il passato con particolare impegno se si può tirare in ballo Allegri

Il CorSera non capisce perché a Fonseca non si perdona mai nulla e Motta gode di particolare indulgenza
Juventus' Italian head coach Thiago Motta gestures at the end of the Italian Serie A football match between Juventus and Napoli at Juventus Stadium in Turin on September 21, 2024. (Photo by Isabella BONOTTO / AFP)

Stoccata del Corriere della Sera con Daniele Dallera al tecnico della Juventus Thiago Motta. Ieri lo scialbo e insulso 0-0 tra Milan e Juve, una partita giudicata da tutta la stampa orribile. Per il Corriere della Sera però, a Fonseca non si perdona nulla, Motta invece gode di una indulgenza particolare.

Thiago Motta ha uno stuolo di sostenitori sempre pronti ad esaltarlo

Scrive Dallera:

L’allenatore del Milan, che crede ancora nello scudetto, e fa bene, ma sarà meglio allora darsi una mossa, diventare più sfrontati, sconfinando magari nella maleducazione, abbandonando quel «rispetto» che è facile confondere con la noia. E così anche Thiago Motta, ricco di idee, accompagnate e sostenute da una claque professionale, specializzata nell’esaltare il presente, anche se un po’ moscio per ora, e nel denigrare il passato, mettendoci un particolare impegno se si può tirare in ballo Allegri, uno degli allenatori più vincenti del calcio italiano. A Fonseca non si perdona mai nulla, Motta gode di maggiore indulgenza, evidentemente merita questo buonismo e questa attenzione. Ma il gol va cercato, conquistato sempre.

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Il Napoli di Conte è chiaro e riconoscibile, la Juve di Thiago no (Gazzetta)

Scrive la Gazzetta dello Sport:

Antonio ha scelto modulo e uomini, ne ha bocciati alcuni, promossi altri e ha cristallizzato un undici titolare che in queste dieci giornate ha potuto crescere in intesa e automatismi. Ciò che, per esempio, non è ancora riuscito a Thiago Motta che, anche a causa degli infortuni (Koopmeiners su tutti), non ha ancora definito una Juve di riferimento e, a ogni partita, deve scegliere due mediani nella nebulosa Fagioli, Locatelli, McKennie, Thuram, Douglas Luiz… Non si può ancora sapere con certezza quale sarà la prossima Juve. Il prossimo Napoli sì. E questo è un vantaggio. Grazie a questo ottimo lavoro mentale e tattico, Conte è primo in classifica, con 25 punti, 4 in più della sua Inter scudettata, 5 in più della sua prima Juve campione. Napoli a ritmo tricolore. Ma naturalmente Antonio frena e getta fumo. Ogni 5 minuti ripete i mega-distacchi del Napoli nella stagione scorsa e parla di obbiettivo Europa. 

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